L’Onu chiede di fermare il fuoco in Sudan

Il generale Abdel Fattah al-Burhan, capo dell'esercito in Sudan, ha affermato che non ci saranno più discussioni politiche

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Foto Elena Padovan

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres dice che in Sudan tutti devono essere uniti perché il cessate il fuoco possa effettivamente avvenire

L’Onu chiede la pace

Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha chiesto tre giorni di cessate il fuoco in Sudan per la festa musulmana di Eid al-Fitr, che segna la fine del mese sacro del Ramadan, e per permettere ai civili di scappare. Lo ha detto ai giornalisti al Palazzo di Vetro. “I combattimenti in Sudan devono fermarsi immediatamente” ha detto Guterres dopo l’incontro virtuale convocato dall‘Unione Africana, “c’è stato un forte consenso sulla condanna dei combattimenti in corso in Sudan e sulla richiesta di una cessazione delle ostilità”, ha aggiunto, sottolineando che “tutti devono essere uniti per mettere pressione affinche’ il cessate il fuoco possa effettivamente avvenire”.

Il Pentagono mette in sicurezza l’ambasciata Usa

Un nuovo contingente militare è stato inviato dagli Usa a protezione dell’ambasciata americana in Sudan dopo le violenze degli ultimi giorni. Lo ha annunciato il Pentagono.
Intanto il generale Abdel Fattah al-Burhan, capo dell’esercito in Sudan, ha affermato oggi ad Al Jazeera che non ci saranno “più discussioni politiche” con i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), nel sesto giorno di combattimenti. Nel suo primo intervento dall’inizio degli scontri di sabato che hanno provocato più di 330 morti, il generale Burhan ha esortato il suo rivale Mohamed Hamdane Dagalo, a capo delle Fsr, a smettere di “voler controllare il Paese”, e che “sarà schiacciato militarmente”.

Fonte: Ansa