L’IMMACOLATA
CONNESSA ALL’UMANITA’

Non possiamo elencare la moltitudine di eventi e apparizioni mariane, ma un dato importante è che esse avvengono sempre nei momenti più difficili della storia dell’umanità. Sul tema sono stati scritti libri sufficienti a riempire una biblioteca: quasi 230 il numero di apparizioni mariane che si possono contare, dalla prima a Saragozza dell’apostolo Giacomo alle ultime, registrate a San Bonico (nella provincia di Piacenza, in Italia) nel 2004. La prima domanda da porsi è: chi è Maria? E’ una ragazza appartenente alla tribù di Giuda. Figlia, secondo la tradizione, di Gioacchino ed Anna e sposa di un falegname di nome Giuseppe in un piccolo paese della Galilea chiamato Nazareth. Il Vangelo di Matteo ci viene in soccorso in questi ultimi passaggi della storia e dopo un lungo elenco di genealogia dettagliata leggiamo: “Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo”. Dunque Maria è la madre di Gesù. Potrebbe essere un dettaglio, ma questo tratto della storia ha reso Myriam – il suo nome in ebraico – una donna capace di cambiare le sorti dell’umanità. La sua presenza nella storia si è manifestata in moltissimi modi, tra questi le “apparizioni” ne sono una parte. La prima di cui si ha notizia risale al 352 quando la Vergine sarebbe apparsa contemporaneamente ad una coppia della nobiltà patrizia e a Papa Liberio. Nel sogno Maria avrebbe indicato con un miracolo il luogo dove sarebbe sorta la chiesa. Quando al mattino i coniugi si recarono con il Pontefice sul Colle Esquilino trovarono il campo coperto di neve in piena estate. Furono prese le misure e si ordinò di costruire quella che oggi è la Basilica di Santa Maria Maggiore.

Facendo un salto in avanti nel tempo arriviamo al 9 dicembre 1531, sulle colline della Città del Messico. Ci troviamo di fronte a un popolo che, dopo l’arrivo degli spagnoli, aveva visto tramontare la sua civiltà. Qui un contadino del villaggio, Juan Diego, ebbe un apparizione della Vergine, la quale avrebbe chiesto di erigere un tempio in suo onore. Alla notizia il vescovo chiese un segno che ne dimostrasse la veridicità. Tornato sul colle il contadino trovò dei bellissimi fiori di Castiglia, sbocciati fuori stagione in una desolata pietraia, ne raccolse un mazzo e avvolti in un mantello li portò al vescovo. Giunto al cospetto del presule apre il mantello e all’istante sulla tilma si sarebbe impressa e resa manifesta l’immagine di Maria. Di fronte a tale prodigio il vescovo cadde in ginocchio. In quel luogo oggi sorge la Cattedrale di Nostra Signora di Guadalupe.

Molte ancora sono le apparizioni della Madre di Dio che lasciano traccia di un legame con l’umanità indistruttibile da quando pronunciò il suo “fiat”, perché da allora Maria non ha mai smesso di essere una mamma e ha continuato a generare la Vita nelle periferie dell’esistenza. Nel 1858 appare a una giovane contadina di nome Bernadette, località Lourdes. Il contesto storico definito “età dell’oro” è quello del razionalismo, scientismo, liberalismo secolarizzato, socialismo e tutti gli “ismo” che hanno il risultato di mettere l’uomo al posto di Dio e hanno posto le basi per i più grandi conflitti mondiali e stermini di massa. Anche qui le apparizioni hanno lo scopo principale di riavvicinare l’uomo alla fede e di confermare la dottrina cattolica. Nel caso di Lourdes, la giovane contadina chiese alla signora che vedeva vicino alla grotta di presentarsi e questa rispose, in dialetto guascone di essere “l’Immacolata Concezione”, lo stesso nome che Papa Pio IX aveva usato per proclamare 4 anni prima l’ultimo dogma di fede.

Una dinamica simile si verificò per le apparizioni ai tre pastorelli di Fatima nel 1917, alle soglie dei grandi conflitti del XX secolo dove Maria, oltre a chiedere preghiere per affrettare la conclusione della prima guerra mondiale, chiese di consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato. Fu Papa Giovanni Paolo II a cogliere l’invito della Vergine e l’8 dicembre 1991 una serie di eventi segnò la fine dell’Urss e del Partito Comunista Sovietico.

L’avvenimento mariologico più complesso e duraturo nella storia delle apparizioni è, però, quello di Medjugorje che si verifica, per la prima volta, il 24 giugno 1981. Sei veggenti in un luogo sperduto della Bosnia Erzegovina affermano di vedere la Madonna. Seguiranno persecuzioni, forti perplessità da una parte della Chiesa gerarchica e, simultaneamente, un crescendo di interesse e devozione che, ancora oggi, dopo 33 anni non accenna a spegnersi. Secondo la testimonianza di queste donne, infatti, le presunte apparizioni proseguirebbero tuttora. Il caso è al vaglio della Chiesa Cattolica mentre per i devoti non sussiste alcun dubbio circa la presenza della Vergine.

In tutti questi fenomeni la dottrina cattolica ha dato conferme dopo un lungo periodo di investigazioni, avvalendosi di supporti tecnico scientifici, nel suo compito non di dichiarare la certezza dell’apparizione ma di sancire il culto e riconoscere la devozione a Maria testimoniata da frutti di conversione, pace e guarigione nei pellegrini, segno tangibile dell’aiuto Materno nella storia dell’umanità.