Libia, 23 morti e 140 feriti in scontri armati a Tripoli

I combattimenti in corso sono tra le forze governative e dei gruppi armati fedeli al governo parallelo di Fathi Bashagha scrive su Twitter il sito Libya Observer

Proteste anti governative a Tripoli

A poco più di un mese dagli scontri tra le milizie la Forza al-Radaa e la Brigata dei Rivoluzionari di Tripoli, nella capitale libica si registrano di nuovo tensioni, con 23 morti e 140 feriti, riporta una nota del ministero della salute del governo libico di unità nazionale. Nella città il clima è teso da settimane, per via della contrapposizione tra il premier libico Abdel Hamid Dbeibah riconosciuto dall’Onu e quello nominato dal Parlamento, Fathi Bashagha, con la capitale divisa tra gruppi armati fedeli al premier parallelo e altri che sostengono Dbeibah. Una delegazione del governo di unità nazionale sarebbe impegnata in queste ore in “sforzi di mediazione al fine di pervenire ad un cessate il fuoco e mettere fine ai combattimenti nella capitale”, riporta il sito informativo locale “Ean Libya”.

Bashaga: “Fine dell’era del gruppo della corruzione”

Il premier libico nominato dal parlamento Bashagha, ha dichiarato che gli scontri a Tripoli avvengono nell’ambito di un tentativo delle sue forze di eliminare le milizie che appoggiano il primo ministro riconosciuto dall’Onu, Abdel Hamid Dbeibah, in una “professionale” operazione “militare” denominata “la Grande Pesca”.  “È iniziata nelle prime ore di oggi nella città di Tripoli una limitata operazione militare per porre fine al gruppo” che “sostiene il governo uscente, strenuamente attaccato al potere”, premette una dichiarazione di Bashagha pubblicata in carta intestata del suo esecutivo e rilanciata su Twitter dal sito Libya Observer. “Questa operazione che abbiamo denominato ‘La Grande Pesca’ sarà limitata, minuziosa e completata in breve tempo secondo regole militari professionali”, aggiunge il premier parallelo. “Il governo libico, annunciando a tutti i figli del suo popolo la buona notizia della fine dell’era del gruppo della corruzione, valorizza gli sforzi dei figli dell’esercito nazionale e dei capi militari che conducono lotte cariche d’onore”, conclude la dichiarazione di Bashagha.

Gli scontri

“I combattimenti in corso a Tripoli sono tra forze governative e gruppi armati fedeli al governo parallelo di Fathi Bashagha guidati da Haitem Tajouri”, scrive su Twitter il sito Libya Observer, confermando quanto si temeva da giorni e fornendo un dettaglio sulla guida delle forze che appoggiano l’avversario per premier Dbeibah. “Al-Tajouri ha distrutto diverse auto appartenenti a un gruppo armato affiliato alla Sicurezza interna, guidato da Lotfi Al-Hariri (…) dopo aver attaccato uno dei suoi quartier generali nel centro di Tripoli”, dettaglia sempre su twitter il sito Al Marsad. “Tripoli ha assistito a scontri con armi medie e pesanti scoppiati la scorsa notte tra due gruppi armati in via Al-Zawiya e nel distretto di Bab Ben Ghashir”, precisa dal canto suo il sito Alwasat.

L’analista

“Haitham Tajouri e la sua brigata 777 ora hanno perso tutti i loro quartier generali e le aree di influenza nel centro di Tripoli intorno a Zawiya Street/Bab Ben Ghashir, dopo che” la milizia “Ghneiwa ha unito inaspettatamente le forze con Trabelsi per rimuoverlo attraverso la guerriglia urbana“, lo scrive su Twitter l’analista Emadeddin Badi, segnalando uno sviluppo in favore delle forze che sostengono il premier Hamid Dbeibah. Peraltro “le forze del comandante libico Osama al-Juwaili, che sostiene (il premier Fathi) Bashagha, prendono di mira quelle pro-Dbeibah guidate da Abdul Ghani Al-Kikli, noto anche come Gheniwa”, riferisce su Twitter il sito Libya Observer aggiungendo che “nello scontro in corso vicino a Tripoli sarebbero state usate armi pesanti sulla strada per l’aeroporto”. Sui media, tra cui l’account Twitter delle notizie urgenti di al Arabiya, vengono riportate varie segnalazioni movimenti di milizie da città vicine alla capitale verso Tripoli ma anche la ritirata di una milizia misuratina pro-Dbeibah.

Le vittime

Almeno due morti negli scontri avvenuti nella capitale libica Tripoli”, ha riferito la tv Al Hadath, della catena di Al Arabiya, citando “fonti mediche” senza specificare se le vittime siano civili o miliziani. “Gli ospedali di Tripoli hanno finora accolto cinque feriti“, viene aggiunto, parlando di lesioni “leggere” o di media gravità. “Il comico Mustafa Baraka è stato ucciso ieri sera da un proiettile vagante mentre riprendeva un video degli scontri in Zawiya Street a Tripoli”: lo riferisce su Twitter Libya Observer aggiungendo, in un altro messaggio pubblicato dopo le 10, che “continuano i combattimenti a Tripoli tra un gruppo armato guidato da Haitem Tajouri e la Stability Support Force”. “L’Università di Tripoli oggi sospende lezioni ed esami a causa degli scontri in corso”, nota ancora il sito.

I soccorsi

“L’ambulanza del Centro di Medicina d’Urgenza e Sostegno è riuscita a soccorrere una cittadina di 20 anni che aveva riportato una lesione agli occhi nei pressi della Fiera Internazionale di Tripoli”, scrive su Facebook lo stesso centro.