Lettera, telefonata e doni da Benedetto XVI per il compleanno del Papa

Il Papa emerito Benedetto XVI ha fatto gli auguri di compleanno a papa Francesco prima attraverso “un messaggio scritto e molto affettuoso che è stato particolarmente apprezzato”. Poi, riferisce la Sala stampa vaticana, nel pomeriggio l’ha chiamato personalmente. Inoltre, Benedetto XVI ha fatto pervenire a Papa Francesco tre “piccoli doni” che “il Santo Padre ha ricevuto come tre segni molto personali e significativi per tutti e due”.

La giornata di papa Francesco trascorre con normalità, ed il Papa la vive “con grande gioia”. E’ stato particolarmente contento della presenza di tanti bambini e ragazzi partecipanti all’udienza concessa alla comunità di Nomadelfia. Durante la giornata, il Papa ha ricevuto telefonate e telegrammi di auguri da diversi leader mondiali. Gli sono arrivati, via posta elettronica, più di 70 mila auguri di compleanno, provenienti da tutto il mondo. I più numerosi sono in lingua inglese, spagnolo, polacco e italiano.

Il Signore non ci ha delusi, andare avanti”

“Oggi ci fermiamo, guadiamo indietro, vediamo che il cammino è stato bello, che il Signore non ci ha delusi, che il Signore è fedele. Vediamo anche che sia nella storia, sia nella nostra vita ci sono stati momenti bellissimi di fedeltà e momenti brutti di peccato. Ma il Signore è lì, con la mano protesa per rialzarti e dirti: ‘Vai avanti!’. E questa è la vita cristiana: vai avanti, verso l’incontro definitivo”. E’ quanto ha detto papa Francesco nell’ omelia della messa concelebrata con i cardinali residenti a Roma, nella Cappella Paolina del Palazzo apostolico, in occasione del suo 80/mo compleanno.

“Questo cammino di tanta intensità, in vigilante attesa che venga il Signore, non ci tolga mai la grazia della memoria, di guardare indietro tutto quello che il Signore ha fatto per noi, per la Chiesa, nella storia della salvezza – ha proseguito commentando le letture del giorno -. E così capiremo perché oggi la Chiesa fa leggere questo passo che può sembrare un po’ noioso, ma qui c’è la storia di un Dio che ha voluto camminare con il suo popolo e farsi, alla fine, un uomo, come ognuno di noi”.

“Che il Signore ci aiuti a riprendere questa grazia della memoria – ha concluso -. ‘Ma è difficile, noioso, ci sono tanti problemi…’. L’autore della Lettera agli Ebrei ha una frase bellissima per le nostre lamentele, bellissima: ‘Stai tranquillo, ancora non sei arrivato a dare il sangue’ (cfr 12,4). Anche un po’ di umorismo, da parte di quell’autore ispirato, per aiutarci ad andare avanti. Il Signore ci dia questa grazia”.