Lampedusa, altri 15 sbarchi: l’hotspot è al collasso

Quindici sbarchi in una notte: il centro d'accoglienza ospita 954 migranti, dieci volte il numero consentito. Sequestrata la nave Ocean Viking

Situazione al collasso per l’hotspot di Lampedusa, dove gli ultimi 294 arrivi, frutto di 15 differenti sbarchi, hanno portato il centro d’accoglienza a dover far fronte a una situazione di emergenza. Al momento, infatti, all’interno dell’hotspot si trovano 954 persone, nonostante la capacità arrivi attorno al centinaio. Una situazione esasperata nelle ultime ore, con arrivi sistematici di barchini sulle coste dell’isola. Sei di questi, addirittura, sono approdati autonomamente a Lampedusa nell’arco della scorsa notte. Fra le imbarcazioni approdate, una conteneva 20 persone, tutte provenienti dalla Tunisia. Durante la notte, inoltre, sono stati realizzati altri 9 interventi di soccorso nelle acque al largo della costa.

Lampedusa piena

Continua a essere allarmante la situazione delle rotte migratorie del Mediterraneo. Un altro intervento di grandi proporzioni è stato effettuato alle prime luci, con la Capitaneria di porto che ha rintracciato e soccorso tre barchini, per un totale di 103 persone dirette verso Lampedusa. Fra queste, migranti provenienti da Libia, Tunisia e Bangladesh. Arrivi che hanno contribuito a colmare oltremodo le disponibilità del centro d’accoglienza, già fortemente messo in crisi dagli sbarchi dei giorni scorsi. Nella giornata di ieri, si era provato ad alleggerire la situazione, trasferendo con traghetti di linea 280 migranti a Porto Empedocle, senza riuscire però a sopperire all’emergenza.

Sequestrata la Ocean Viking

Nel frattempo, la Guardia Costiera ha disposto il sequestro della nave Ocean Viking, in quarantena proprio presso il molo di Porto Empedocle. E’ stato riferito di aver riscontrato “irregolarità di natura tecnica e operativa tali da compromettere la sicurezza dell’unità e dell’equipaggio e le persone raccolte a bordo”. La nave, battente bandiera norvegese e impiegata dalla ong Sos Mediterranée, era approdata nell’Agrigentino circa due settimane fa, allo scopo di trasbordare 180 migranti, recuperati in quattro interventi di salvataggio al largo della Libia, sulla Moby Zazà. La motivazione posta dalla Guardia Costiera, riguarda proprio il numero di persone a bordo. “La nave ha trasportato un numero superiore a quello riportato nel Certificato di Sicurezza dotazioni per nave da carico”. Ragione che ha scatenato la protesta dell’Ong, secondo la quale si tratta di una “palese manovra amministrativa vessatoria volta a ostacolare il lavoro di soccorso delle Organizzazioni non governative operanti in mare”.