L’abbraccio di Mattarella ai familiari di Fabrizia Di Lorenzo

L’aereo con la salma di Fabrizia Di Lorenzo, uccisa nella strage di Berlino, è arrivato all’aeroporto militare di Ciampino, a Roma. L’Airbus 319 della Flotta di Stato è atterrato alle 11.25.

Ad accogliere il rientro in patria della connazionale rimasta uccisa nella strage al mercatino di Natale di Berlino, c’erano tra gli altri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.

L’incontro

Un lungo abbraccio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concluso l’incontro che i genitori e il fratello di Fabrizia Di Lorenzo. Il padre Gaetano, la madre Giovanna e il fratello Gerardo, scesi dall’aereo hanno trovato sottobordo un pulmino dell’Aeronautica militare che li ha accompagnati fino all’ingresso dell’area riservata al 31° Stormo dell’Aeronautica militare.

Qui i familiari della giovane di Sulmona morta nell’attentato di lunedì scorso a Berlino, sono stati accolti dal presidente Mattarella e dalle altre autorità presenti.

Un momento all'aeroporto militare di Ciampino durante il rientro in Italia della salma di Fabrizia Di Lorenzo, uccisa nella strage di Berlino dello scorso 19 dicembre, Roma 24 dicembre 2016. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Nel frattempo dal portellone posteriore del velivolo è stato sbarcato il feretro che è stato successivamente posizionato a bordo di un carro funebre. Il mezzo si è quindi spostato per raggiungere il 31° Stormo. Qui, prima che la signora Giovanna, accompagnata sottobraccio dal marito Gaetano e dal figlio Gerardo deponesse una rosa rossa sulla bara bianca adagiata all’interno del carro funebre, il cappellano militare don Michele Loda ha impartito la benedizione.

Prima di lasciare l’aeroporto i familiari hanno ricevuto- come detto – un lungo abbraccio da parte del presidente Mattarella. Il carro funebre si è poi diretto a Sulmona dove, a quanto si è appreso, lunedì alle ore 11 verranno celebrati i funerali nella cattedrale di San Panfilo.

L’eco internazionale

Intanto stamattina la notizia dell’uccisione del tunisino Anis Amri  a Milano compare su tutti i maggiori giornali internazionali, accanto ad analisi e anche polemiche su come l’autore della strage di Berlino sia riuscito a lasciare la Germania.

Soprattutto in Germania, e già da ieri, si elogia il ruolo dell’Italia nella conclusione della vicenda e anche il coraggio dei due agenti di polizia impegnati nel conflitto a fuoco con il terrorista, conclusosi con la sua morte. Bild, in particolare, apriva con un ‘Grazie’ a caratteri cubitali, dopo aver lanciato sul suo sito un ‘Es ist vorbei!’ (è finita) alla notizia della morte di Amri.