L’Italia va, fa sua anche la seconda gara di Nations League, battendo alla Bozsik Arena di Budapest (neutro per il conflitto tra Israele e Palestina) Israele per 2-0. Un gol per tempo: a decidere, i timbri di Frattesi e Kean. Azzurri in testa al girone a punteggio pieno con 6 punti, davanti a Francia e Belgio, con i transalpini che stasera hanno battuto a Lione la formazione di Domenico Tedesco per 2-0 (Kolo Muani e Dembelé).
Atmosfera surreale
Quattro cambi per Spalletti rispetto alla gara contro la Francia: dietro a destra c’è Gatti al posto di Di Lorenzo e Buongiorno per Calafiori. Sull’out mancino, un solo cambio, l’inserimento di Bellanova al posto di Cambiaso e davanti Kean. Non un bel primo tempo, giocato comunque in equilibrio in un clima surreale. Freddo e pioggia e appena duemila spettatori sugli spalti della Bozsik Arena di Budapest. Israele non ci sta a fare la vittima predestinata e se la gioca con coraggio, anche se occasioni da rete, da una parte e dall’altra, non ce ne sono. Spalletti si sgola, la panchina azzurra è ad appena due metri dalla tribuna stampa, dove peraltro piove. Gli azzurri hanno provato a lavorare palloni sugli esterni, gran lavoro di Tonali che nella prima parte del primo tempo ha recuperato palloni in quantità industriale. Si avverte l’assenza di Calafiori che sa interpretare al meglio il ruolo di terzo di sinistra, bravo ad interpretare tre ruoli in uno: difensore attento e arcigno, centrocampista bravo ad impostare a testa alta e incursore, mentre la nuova linea difensiva con Bastoni, Buongiorno e Gatti, è più portata all’interdizione e meno all’impostazione. Ne ha perduto così la costruzione dal basso.
Ancora Frattesi
Israele va al tiro una sola volta. Bel pressing alto, conclusione di Salomon non lontana dal montante. L’Italia si muove bene, ma difetta nell’ultimo passaggio. Kean e Raspadori lavorano bene e accompagnano sempre l’azione. E il gol azzurro nasce proprio dal lavoro sugli esterni: a firmarlo ancora Frattesi, bravo a correggere di petto un preciso centro di Dimarco. Una volta sbloccata la partita, l’Italia si è mossa meglio, con meno patemi e con più serenità. Israele se la gioca in velocità, uno contro uno e non è avversario comodo. All’intervallo è 1-0 per gli azzurri. E per ora va bene così.
Raddoppia Kean
L’Italia ci prova subito a chiuderla in avvio di ripresa. Progressione di Bastoni a premiare l’inserimento di Frattesi, Gerafi gli si oppone col corpo. Donnaruma c’è e su una deviazione fortuita di Jehezkel, mostra tutti i suoi riflessi. Non è una partita facile, con Israele che spinge ventre a terra, mentre il campo non aiuta il fraseggio azzurro. Ma il raddoppio arriva lo stesso grazie ad un recupero di Frattesi sulla trequarti. Apertura per Raspadori che si accentra, gran sinistro, respinto da Gerafi nella disponibilità di Kean che di destro, da due passi fa 2-0. Doppio cambio per Spalletti che inserisce Brescianini e Cambiaso per Raspadori e Bellanova. L’Italia adesso gioca più libera mentalmente, ma si divora il 3-0 con Kean, ma bravo Gerafi a chiudere in uscita bassa. Terzo cambio per Spalletti, dentro Udogie, fuori Dimarco, poi tocca a Retegui e Zaccagni prendere il posto di Kean e Ricci. L’Italia controlla, ma non reattiva su una palla vagante in area. Il più lesto ad arrivare sul pallone è Abu Fani che con un gran destro di controbalzo brucia Donnarumma: 2-1. Quattro di recupero, dove succede nulla, con l’Italia che tiene il pallone lontano dalla propria metà campo. Finisce qui, seconda vittoria e primato di girone per gli azzurri. Bene così.