Italia ancora nella morsa del caldo, da domenica i primi temporali

Non si placa l’ondata di caldo portata dall’anticiclone saharianoLucifero” che sta investendo l’Italia da quasi una settimana. Il ministero della Salute ha prolungato fino a domenica il bollino rosso per il caldo a 26 città italiane.

Nella morsa dell’afa

Grazzanise, nel Casertano, ieri ha superato il suo record di ieri di 54 gradi percepiti, arrivando a 55. Ma non scherzano anche Puglia e Sardegna: 50 gradi percepiti a Marina di Ginosa (Taranto), 49 a Capo San Lorenzo, 48 a Decimomannu, 45 a Capofrasca. Tutta l’Emilia Romagna è in bollino rosso. Bruciano Ferrara e Treviso con 47 gradi percepiti, Udine e Aviano in Friuli con 46, Latina, Frosinone e Guidonia in Lazio con 46. Sulle Alpi lo 0 termico si è registrato a 5000 metri. Valori molto elevati di ozono in tutte le Marche. A Firenze gli Uffizi sono stati chiusi per un guasto all’impianto di condizionamento, e riapriranno solo oggi. Per Roma è la settimana più calda di sempre, battendo il record dell’agosto 2003. Ma sono tante le città che in questi giorni hanno battuto i loro primati: Alghero (42°), Ancona (40°), Bologna (39,6°), Campobasso (37,4°), Ferrara (42°), Firenze (41,3°), Frosinone (43°), L’Aquila (39°), Perugia (41°), Potenza (37°).

Temporali

“Lucifero” continuerà a imperversare sul Centrosud fino a giovedì 10, con termometri oltre i 40. Al Nord invece domenica arriveranno temporali e venti freschi, che abbasseranno le temperature. Il bollino rosso su 26 città italiane (tutte le maggiori tranne Genova) è stato comunque prorogato dal Ministero della Salute fino al 6. Il caldo naturalmente non farà che aggravare la crisi idrica. Con l’afa, rivela Coldiretti, gli italiani mangiano più frutta e verdura (+3% nei consumi) e gelati (+19%). E naturalmente bevono più acqua minerale (+17%). Il problema è che la frutta e la verdura a causa del caldo sono maturate prima. Nelle prossime settimane potrebbero scarseggiare alcuni ortaggi, pomodori, melanzane, fagiolini, peperoni, meloni e angurie.

Vittime

Un uomo di 70 anni è morto a Teramo per un infarto, provocato forse dal caldo, mentre passeggiava in un parco lungo un torrente. Nel bergamasco, a Fara Gera, è stato recuperato il cadavere di un uomo di 46 anni che ieri si era tuffato nell’Adda per rinfrescarsi e non era più tornato.