Istat, caduta e ripresa: segnali positivi per l’economia

Tra maggio e luglio scendono le vendite di abbigliamento e calzature ma salgono gli utensili di ferramenta

I trend rilevati dall’Istat nei giorni scorsi, che hanno evidenziato una caduta sensibile per il secondo trimestre, vanno declinati anche nell’ottica dei segnali di ripresa. Quelli emersi da maggio e da giugno, rispettivamente per la produzione industriale e per i nuovi ordinativi della manifattura e per le esportazioni. Questi ultimi, in particolare, portatori di rilevanti incrementi, verso i mercati Ue e quelli extracomunitari. Questa la principale novità dalla nota mensile dell’Istituto di Statistica sull’andamento dell’economia italiana nel mese di agosto.

Abbigliamento e ferramenta

Interessanti i dati relativi alle vendite di abbigliamento e calzature, calate sensibilmente rispetto a quelle degli utensili da ferramenta. Secondo quanto rivelato dai dati Istat del mese di luglio, il calo delle vendite si attesta complessivamente al 7,2% rispetto a luglio 2019. Ma, per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento, si parla di una riduzione del 27,9%, per il settore degli articoli di ferramenta si registra addirittura un avanzamento (3,2%). Unico risultato, peraltro, a evidenziare un segno “più” rispetto al trend complessivo in ribasso. Incrementano, tra maggio e luglio, anche le vendite al dettaglio, su del 12,1% e dell’11,5%, rispettivamente in valore e volume.

Istat, calo complessivo

Per quanto riguarda il commercio, nei mesi in oggetto si stima una diminuzione per le vendite al dettaglio nel solo mese di luglio (-2,2% rispetto a giugno per valore e 3,1% in volume). Nel complesso, come evidenziato dall’Istat, nei primi sette mesi del 2020 le vendite al dettaglio sono diminuite in percentuale dell’8,5% rispetto allo stesso periodo del 2019 mentre il commercio online ha registrato una crescita del 28,5%.