Israele, trovato morto l’ambasciatore cinese Du Wei

Il diplomatico 57enne è stato rinvenuto privo di vita nel letto del suo appartamento a Herzliya: aperta un'inchiesta. E oggi giura il governo Netanyahu-Gantz

L'ambasciatore Du Wei ai tempi del suo lavoro in Ucraina

Con tre giorni di ritardo ma alla fine il momento è arrivato: Netanyahu e Gantz, Likud e Blu/Bianco, fianco a fianco per un clamoroso governo d’unità letteralmente impensabile fino a qualche mese fa. Insieme i due leader ci si mettono per formare un governo ma di emergenza, dopo 18 mesi di infruttuosi tentativi sia elettorali che di costruzione di un esecutivo, praticamente un unicum, quanto a situazione politica, per lo Stato di Israele. Addirittura 36 ministri e 16 vice, con ripartizione di dicasteri che, dopo qualche resistenza, ha infine messo d’accordo tutti (al Blu/bianco vanno la Difesa, gestita proprio da Gantz, Esteri e Giustizia). Eppure, paradossalmente, non è solo il giuramento del nuovo (e per certi versi storico) governo a tenere banco quest’oggi in Israele.

La tragedia

Nelle prime ore del giorno, infatti, nella sua casa di Herzliya è stato trovato morto l’ambasciatore cinese in Israele, Du Wei. Cinquantasette anni, arrivato nel Paese lo scorso marzo, il diplomatico è stato rinvenuto privo di vita all’interno del suo appartamento, situato nella città posta poco a nord di Tel Aviv, notizia successivamente confermata dal governo israeliano. Immediato l’intervento della Polizia, che ora indaga su quanto accaduto. Du Wei, prima di essere inviato in Israele nel pieno della pandemia da coronavirus, aveva svolto servizio diplomatico in Ucraina. Nella sua abitazione non sarebbero stati rinvenuti segni di violenza: il corpo, anch’esso a quanto pare privo di segni, ferite o ematomi, era disteso nel proprio letto e a constatarne il decesso sarebbero stati i domestici. L’ipotesi privilegiata, pur senza escludere nessuna pista, resta quella di un arresto cardiaco.

Giunto in Israele a fine febbraio, aveva svolto un periodo di quarantena, per poi iniziare la sua attività in ambasciata verso la metà del mese di marzo. Un decesso che, al netto delle indagini in corso, si inserisce in un contesto particolarmente complicato per la politica israeliana, oltre che in un periodo di forte tensione fra gli alleati americani e la Cina.