Isolamento positivi e autosorveglianza contatti stretti: cosa prevede la nuova circolare

Il provvedimento del Ministero della Salute tiene conto del dl sulle disposizioni in seguito alla fine dello stato di emergenza del 24 marzo

Covid

La nuova circolare del Ministero della Salute “Nuove modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19” prevede l’isolamento solo per i positivi al Covid e l’autosorveglianza per 10 giorni per i contatti stretti di casi positivi al Covid, oltre ai tamponi giornalieri per gli operatori sanitari fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.

Il provvedimento chiarisce quanto contenuto nel decreto legge su “Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19 in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza”, dello scorso 24 marzo.

I positivi

Le persone risultate positive al test diagnostico (molecolare o antigenico) per SARS-CoV-2, si legge nella circolare firmata dal direttore Prevenzione del ministero Gianni Rezza, “sono sottoposte alla misura dell’isolamento”. Per loro valgono le stesse indicazioni contenute nella circolare del 30 dicembre: una settimana di isolamento per  per i soggetti vaccinati con booster o con ciclo vaccinale completato da meno di 120 giorni e al termine dell’isolamento va eseguito un test molecolare o antigenico.

I contatti stretti

A coloro che hanno avuto invece contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid si applica invece il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie, come le mascherine Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza, precisa il provvedimento, “si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”. Infine, gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato.