Il presidente dell’Iran, Masoud Pezeshkian, avrebbe convinto l’ayatollah Khamenei a rinviare l’attacco a Israele. Si apre quindi uno spiraglio di dialogo in Medio Oriente, dove la tensione degli ultimi giorni aveva lasciato presagire un’escalation immediata tra Tel Aviv e gli alleati di Hezbollah.
Secondo il quotidiano kuwaitiano Al-Jarida, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian avrebbe convinto la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, a rinviare il previsto attacco a Israele a dopo la formazione del nuovo governo. Intanto gli Stati Uniti avrebbero aperto una linea diretta con l’Iran, chiedendo a Teheran di ritardare la rappresaglia per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh di almeno due settimane. L’Iran avrebbe acconsentito, come risultato dell’apertura del contatto diretto nel fine settimana.
Israele ha ricevuto indicazioni che il leader di Hamas Yahya Sinwar è interessato a un accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, secondo una fonte israeliana che ha parlato con Haaretz. “La domanda è se Netanyahu lo voglia o se aderirà all’ultimatum di Ben-Gvir, che ha promesso di ritirarsi dal governo in caso di accordo con Hamas. Netanyahu sarà all’altezza della situazione e porterà alla liberazione degli ostaggi oppure preferirà salvare la sua coalizione”, ha detto la fonte.
Fonte: Ansa
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