Investito e ucciso sul ciglio della strada nell’aquilano

La vittima, Giuseppe Colaiuda, era un agente della polizia penitenziaria. Per il presunto investitore l'accusa è di omicidio stradale ed omissione di soccorso

Carabinieri omicidio Varese

E’ stato investito e ucciso mentre passeggiava col cane sul ciglio della strada, Giuseppe Colaiuda, assistente capo della polizia penitenziaria di 54 anni, da un uomo di 38 anni, che era sotto l’effetto di cocaina, oppiacei ed alcol – come hanno stabilito poi gli accertamenti. l’uomo è scappato ed è stato poi ritracciato. Il fatto è avvenuto ieri sera intorno alle 22 a Scoppito, un comune dell’hinterland aquilano, dove Colaiuda era ben conosciuto.

L’allarme

A dare l’allarme ai carabinieri probabilmente alcune persone che non hanno visto l’impatto ma sentito il forte rumore. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti il 118 per il soccorso e i carabinieri della stazione di Sassa, ma per Colaiuda non c’è stato nulla da fare. Il 38enne si era dato alla fuga e che fosse sotto l’effetto delle sostanze lo hanno stabilito gli accertamenti effettuati successivamente. Sulla vittima il pubblico ministero ha disposto l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata domani.

Le indagini

I carabinieri dopo aver rivenuto sul luogo pezzi dello specchietto, scoperto il tipo di macchina e verificato negli ambienti dei consumatori di sostanze stupefacenti, hanno rintracciato il presunto investitore, che già in passato si è reso già responsabile del reato di guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, nella sua abitazione, dover intento a cercare di rimettere a posto l’auto che ha riportato danni importanti.

L’accusa

Il 38enne è in carcere all’Aquila, con l’accusa di omicidio stradale ed omissione di soccorso nell’ambito della inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica dell’Aquila e condotta dai carabinieri guidati dal capitano Michele Massaro.