Il Sassuolo gela San Siro: 2-0 all’Inter

I nerazzurri mancano il sorpasso in vetta al Milan. E domani il Napoli può agganciare i rossoneri al comando

Inter Sassuolo
Foto © Twitter Inter

Un campionato pazzesco. Ieri si era fermato sul pari il Milan a Salerno, ma alla fine, un punto guadagnato perché stasera l’Inter si è fatta uccellare in casa dal Sassuolo, perdendo l’occasione di riprendere il comando del campionato. A San Siro finisce 2-0 per gli emiliani che compiono l’ennesima impresa stagionale contro le grandi, brusco stop per i campioni d’Italia che dopo la sberla con il Liverpool in Champions, cedono anche al Sassuolo in campionato e mancano l’opportunità di rimettere il muso avanti.

Inter fiacca, il Sassuolo domina

Un primo tempo dominato sul piano del gioco dal Sassuolo, che fa due volte, sfiora il terzo e mette in seria difficoltà l’Inter con ripartenze letali. Nei nerazzurri Dzeko in panchina a vantaggio della coppia Lautaro-Sanchez, in mezzo, squalificato Brozovic, c’è Gagliardini. Nel Sassuolo, ritorna la coppia Raspadori-Scamacca. E sono proprio loro i gol che spaccano la partita. L’Inter accusa il colpo, ci prova, ma l’assenza di Brozovic che in mezzo sa come gestire e dettare i tempi. Senza il suo direttore d’orchestra, l’Inter fatica a fare gioco e trovare spazi. Così al primo affondo, il Sassuolo mette la freccia. Pressing asfissiante dei neroverdi di Dionisi: il vantaggio porta la firma di Raspadori che si invola verso la porta, conclusione maligna che finisce in rete con la complicità di un non impeccabile Handanovic. Reazione sterile dei nerazzurri, con Calhanoglu prima e Sanchez poi che spaventano Consigli, ma senza graffiare. Lo fa invece il Sassuolo che riparte di giustezza. Centro al bacio dalla sinistra di Traorè e testa di Scamacca, liberissimo, che infila l’angolino. Fischi a San Siro, 2-0 Sassuolo.

Prova a riaprirla Skriniar di testa ma Consigli c’è. Ma prima dell’intervallo, l’Inter rischia di prendere il terzo gol con il tiro a giro di Berardi che muore sulla traversa.

Arrembaggio inutile

Cambia Inzaghi all’intervallo, dentro Dumfries e Dzeko per Darmian e Gagliardini. Intenso possesso palla dei nerazzurri, mentre il Sassuolo in controgioco continua a spaventare l’Inter, con Kyriakopoulos che prova la conclusione da fuori, deviata in angolo. Gran giocata di Perisic, in ombra nella prima frazione, ad innescare Dzeko che a tu per tu con Consigli, si fa chiudere lo specchio della porta dal portiere del Sassuolo. Spinge l’Inter, altro centro di Perisic per la testa di Dzeko e grande intervento di Consigli in tuffo che salva la porta neroverde. Dzeko impreciso sotto misura, si fa chiudere da Consigli, ma era offside. Venti alla fine. Lautaro sotto misura non trova il gol a porta sguarnita. Ma il Sassuolo non pensa solo a difendere il doppio vantaggio e appena ha l’occasione prova a colpire ancora. Maxime Lopez innesca Raspadori che libera il destro, palla fuori di un soffio. Ancora Raspadori, delizioso pallonetto, Handanovic smanaccia, Skriniar salva sulla linea. Poi Berardi calcia a giro sul secondo palo, fuori di un nulla.

L’Inter ci prova con la forza della disperazione quando mancano sei giri di lancette alla fine più recupero. Dzeko la mette in mezzo per Sanchez, murato. E il novantesimo è dietro l’angolo. Quattro di recupero. E proprio al tramonto del match arriva il gol di testa di De Vrji per il 2-1. Tutto fermo Forneau va a rivedere al Var e annulla per un mano in partenza di Dimarco. Finisce 2-0, con l’Inter che perde l’occasione di volare in vetta, il Sassuolo si toglie un’altra soddisfazione e mette in vetrina i suoi gioielli con un’altra prestazione sontuosa.

La Fiorentina vede l’Europa

E’ Fiorentina d’Europa: batte al Franchi per 1-0 l’Atalanta ed entra in corsa addirittura per un posto in Champions: Viola -2 punti dai bergamaschi e potenzialmente, vista la gara da recuperare contro l’Udinese, a -2 anche dalla Juventus dell’ex Dusan Vlahovic. Tre punti che fanno sognare i tifosi viola. Primo tempo con predominio territoriale della Fiorentina anche se le occasioni da gol latitano. Ci prova Nico Gonzalez con un colpo di testa neutralizzato da Musso. Occasione gol per la Dea con Koopmeiners che si presenta solo davanti a Dragowski che gli chiude lo specchio. Poi anche la Viola, conclusione di Sottil, Musso c’è. Nella ripresa lo straripante Nico Gonzalez va via sulla destra, poi mette in mezzo per Castrovilli che spreca calciando alto. Il gol è nell’aria e arriva a stretto giro: ancora Nico Gonzalez che scappa di nuovo puntando l’area per poi servire su un piatto d’argento la palla del vantaggio a Piatek che non sbaglia. Secondo gol in campionato per il polacco, il quinto dal suo arrivo alla Fiorentina. L’Atalanta si scuote e il gol del pari lo avrebbe pure trovato con l’imbucata di Malinovskyi, ma Doveri, prima su suggerimento dell’assistente poi del Var, annulla per fuorigioco di Hateboer, considerato in gioco anche senza toccare palla. Azione che fa infuriare Gasperini che comincia ad urlare, Doveri non lo perdona e lo manda via. L’Atalanta ci prova fino alla fine, ma la Fiorentina regge fino alla fine, conquistando, come detto, tre punti d’oro che la piazzano in zona Europa. Vlahovic è soltanto un lontano ricordo.

Venezia e Genoa non graffiano

Lo scontro salvezza tra Venezia e Genoa, finisce senza né vinti, né vincitori, con un pari che alla fine non accontenta nessuno, soprattutto il Genoa che nella corsa salvezza, sempre più difficile, dovrebbe aumentare i giri del motore per fare più punti. Al “Penzo” finisce 1-1. Tutto nella prima mezz’ora di gioco. Lagunari avanti con Henry, a stretto giro il pareggio di Ekuban. Poi si fa minaccioso il Grifone che sfiora il vantaggio a venti dalla fine con Yeboah, Svoboda salva sulla linea, mentre su rovesciamento di fronte Aramu fallisce una ghiotta occasione. In pieno recupero èil Genoa a sfiorare il colpo grosso con una rovesciata di Portanova. Finisce 1-1 con il Venezia che stacca di un punto il Cagliari, atteso domani in casa dal Napoli, mentre il Grifone è sempre penultimo, staccatissimo, a -6 dalla zona salvezza occupata proprio dal Venezia.

Domani Napoli per il primato

Stasera la giornata si chiude con la notturna della Dacia Arena tra Udinese e Lazio, con i biancocelesti che potrebbero approfittare della sconfitta dell’Atalanta per scavalcarla al quinto posto e portarsi a meno due dalla Juventus quarta. Occasione ghiotta per il Napoli che domani è di scena alla Sarda Domus di Cagliari contro i rossoblù dell’ex Mazzarri. Sfida intrigante in chiave champions e salvezza. Vincendo, il Napoli aggancerebbe il Milan al comando della classifica a più due sull’Inter, ma è delicata anche per il Cagliari che ha fortemente bisogno di punti per uscire fuori dalla zona paludosa della classifica che al momento la vede terz’ultima, un punto in meno del Venezia quart’ultimo.