Il premier Conte: multe fino a 3mila euro. Pronto ad allentare la morsa, spero prestissimo

Il Cdm approva il decreto con le nuove misure: pene più severe per chi trasgredisce. La data del 31 luglio è astratta, fissata all'inizio dell'emergenza

Dopo circa tre ore di riunione arrivano le nuove misure del governo che prevedono multe salate e possibilità di proroga dei divieti fino al 31 luglio, data fissata per la fine dell’emergenza anche se il premier si augura di ritirare le misure prima. L’ennesima stretta per contenere il contagio del Covid-19 dopo le tante denunce di questi giorni sulla violazione delle regole da parte di numerosi cittadini e le richieste arrivate dai territori, in particolare dalla Lombardia, dal Veneto ed ora anche dal Sud che attende con preoccupazione l’eventuale crescita dei contagi.

Il premier Conte: riferirò in Parlamento ogni 15 giorni

Non era prevista un’emergenza di questa portata, per questo finora – spiega il presidente del Consiglio Conte – mi sono mosso con Dpcm. Questo decreto serve a mettere ordine e consentire al Parlamento di seguire costantemente le azioni poste in essere dal governo per contenere i contagi da coronavirus. Altro obiettivo – aggiunge Conte – è quello di lasciare alle Regioni di esercitare i loro poteri decisionali e dunque di prevedere misure più o meno stringenti all’interno di una cornice nazionale di coordinamento. Il premier esprime soddisfazione per i comportamenti dei cittadini che si stanno conformando alle nuove regole e annuncia multe per i trasgressori: se tutti rispettano le regole, mettono in sicurezza loro stessi, i loro cari e permettono al Paese di uscire dall’emergenza. Prevista una multa da 400 euro a 3mila. Somme che aumentano di un terzo se trasgressore alla guida di un’automobile o motorino.

Le tensioni con i sindacati e gli scioperi minacciati

“Stiamo facendo aggiustamenti coinvolgendo sindacati che a volte non sono rimasti soddisfatti. Mi auguro che non ci sia uno sciopero, il Paese non se lo può permettere. Vale anche per i carburanti, sarà assicurato il rifornimento”, chiarisce il premier Conte che alla domanda su una possibile precettazione risponde: ”Non arriveremo a questo. Nei sindacati c’e’ un grande senso di responsabilità, fermo restando che dobbiamo assicurare un livello massimo di sicurezza”. La ministra De Micheli sui carburanti adotterà – spiega Conte – un’ordinanza in modo da assicurare i rifornimenti nella penisola. E’ chiaro che in questo momento dobbiamo presidiare le attività essenziali”.

I rapporti del governo con le Regioni

“Abbiamo regolamentato in modo lineare gli interventi del governo e le regioni” dice il Presidente del Consiglio in conferenza stampa e aggiunge: “Lasciamo che i presidenti delle regioni possano adottare nell’ambito delle loro competenze anche provvedimenti più restrittivi, più severi e ovviamente però rimane la funzione di coordinamento, di omogeneità che viene assicurata a tutto il territorio nazionale dai nostri interventi”. Conte sottolinea la massima collaborazione che c’è con gli enti locali.

La conta dei malati

Da questa mattina, dopo l’intervista rilasciata da Angelo Borrelli a La Repubblica, circola l’ipotesi che i contagiati in Italia possano sfiorare il milione. A tale proposito il premier commenta: “Fin qui abbiamo sempre seguito le indicazioni del comitato tecnico scientifico, abbiamo sempre seguito le loro indicazioni e mai disattese. Continueremo a farlo, al momento non c’è ragione di cambiare la nostra modalità sia di conteggiare i contagiati che di procedere ai test, abbiamo una linea di massimo rigore e massima trasparenza”