I CASAMONICA A PORTA A PORTA, “VESPAIO” IN RAI

Piovono accuse e polemiche sulla Rai il giorno dopo la messa in onda della puntata di Porta a Porta, che ha visto ospiti nel salotto di Vespa Vera e Vittorino Casamonica, figlia e nipote del defunto Vittorio i cui funerali, ormai venti giorni fa, hanno suscitato lo scandalo dell’opinione pubblica tra carrozze, Rolls Royce e musica da cinema. Duri i commenti del gruppo del PD di Roma Capitale: “è stato uno spettacolo vergognoso ed offensivo”, senza peli sulla lingua anche Grillo che dal suo blog definisce la puntata di ieri come: “un servizio pubblico para-mafioso”. Nella trasmissione, che ha registrato ascolti record con 1,34 milioni di telespettatori e il 14,54% di share, è stata data la possibilità di difendersi ai parenti del defunto che hanno dichiarato: “Il padrino è un film che a lui piaceva, come gli piaceva quella musica. Da lassù mio padre è contento perché abbiamo fatto il funerale che piaceva a lui. Noi siamo abituati a fare i funerali così”.

Ha puntato il dito contro Vespa anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “La partecipazione a una delle trasmissioni di punta del servizio pubblico Rai della famiglia Casamonica è grave. Oltre che paradossale. Ieri sera, infatti, più di un milione di spettatori hanno assistito sostanzialmente a un replay dei funerali spettacolari e mafiosi già finiti sui giornali. Se l’indecorosa messa in scena a piazza Don Bosco aveva trovato i responsabili dell’ordine pubblico impreparati e sorpresi, per un difetto di informazione, questa volta la ‘rappresentazione’ è stata studiata a tavolino. E dunque è senza scusanti. Credo che tutto ciò non sia accettabile in un servizio pubblico, specie in considerazione della gravità del rischio mafioso che pesa sulla città e delle minacce che subiscono quanti a Roma sono impegnati in prima persona contro le mafie.”

Ma dal PD c’è anche chi difende la trasmissione, come il consigliere di amministrazione della Rai Guelfo Guelfi che da Facebook scrive: “Approfondimenti. Si chiamano così. Ripassano sul caso e lo espongono. Era così con i plastici, con i corpi, con le violenze sui corpi. D’altra parte Porta a Porta è normalmente in seconda serata. Le fasce protette dormono e le fasce morbose fanno l’indice d’ascolto. Ieri rientrando a casa saranno state le 11 e mezzo accendo la TV e infatti c’è l’approfondimento sul caso”. Una Rai unita sul fronte Vespa che fa sapere dalla direzione che la messa in onda di ieri sera rientra nell’autonomia giornalistica del presentatore e che non è per nulla scandaloso analizzare un caso importante come questo che ha colpito in maniera così forte l’immaginazione del Paese.

A favore della trasmissione anche Renato Brunetta che ha rimandato le accuse agli esponenti del PD: “A Orfini, a Marino, al Pd romano, a Renzi. L’oltraggio a Roma l’avete fatto voi, con i vostri assurdi comportamenti e le vostre imbarazzanti omissioni in questi mesi e soprattutto in queste ultime settimane. Bruno Vespa è un bravo giornalista che ieri, come sempre, ha fatto il proprio mestiere: dare notizie ai telespettatori. Roma è stata ridicolizzata da Marino e dal Partito democratico, non certo da una trasmissione televisiva.”