Gualtieri a Cernobbio: “La caduta del Pil? Non sarà a due cifre”

Il ministro dell'Economia interviene al Forum Ambrosetti: "Il Recovery Plan ci dà le condizioni per una riforma ambiziosa"

Gualtieri
Il ministro dell'economia, Roberto Gualtieri

Le stime Istat confermano la situazione di incertezza ma tutto dipenderà da cosa porterà l’autunno. Lo ribadisce anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio per far chiarezza sull’andamento del Paese a settembre ormai inoltrato. “Abbiamo una chiara determinazione a utilizzare al meglio” le risorse del Recovery Fund Ue, ha spiegato il titolare del Mef. E questo, ha precisato, “significa per noi non disperderli in mille rivoli e concentrarle”. Per quanto riguarda il rimbalzo del Pil (dato in calo ulteriore per il secondo trimestre), dovrebbe essere “maggiore del previsto”, affermazione arrivata sulla base di “un ampio set di indicatori”.

Caduta del Pil non a due cifre

Più precisamente, sull’andamento del Pil Gualtieri fa riferimento a numeri per ora ipotetici ma che, sulla base degli strumenti a disposizione, permettono di presumere con relativa fattibilità che “la caduta media annuale del pil italiano” non “sarà a due cifre”. E questo proprio alla luce del rimbalzo forte previsto nel terzo trimestre: “La stima esatta – ha precisato il ministro – sarà pubblicata nella nota di aggiornamento al Def di fine settembre”. Naturalmente, il tutto sarà passibile di influenze relative all’andamento del quarto trimestre, il più incerto, poiché rientrante nel periodo in cui la pandemia assume contorni più incerti.

Recovery Plan

Qualche precisazione anche sugli strumenti messi a disposizione dall’Europa e sui programmi attesi dall’Italia (e dagli altri Paesi) in vista del mese di ottobre: “Il Recovery plan – ha aggiunto il ministro Gualtieri – ci dà le condizioni, uno spazio anche fiscale, per far entrare a regime una riforma che speriamo anch’essa sia ambiziosa e dia semplicità al sistema tributario e una riduzione del carico anche fiscale, soprattutto per i redditi medi e medio bassi”. E, a margine del Forum, sui programmi ha ricordato che il piano europeo “sarà incentrato sugli investimenti che hanno un forte impatto sul Pil, sulla crescita economica vedrete nelle stime a breve. Quindi questa massa di investimenti aggiuntivi ci darà anche lo spazio per far entrare gradualmente a regime una riforma fiscale che strutturalmente si finanzierà con il contrasto all’evasione fiscale e con la riforma del sistema delle detrazioni della tassazione ambientale”.