Green pass, meno uno all’incontro sindacati-imprese: nodo trasporti

Estensione del Green pass obbligatorio a ottobre, pronto l'incontro fra Cgil, Cisl e Uil con Confindustria e Confapi

Green pass estensione

Il premier Mario Draghi è stato chiaro: l’estensione del Green pass è una possibilità concreta, così come lo sono l’obbligo vaccinale e la somministrazione della terza dose. La prima eventualità è comunque la più probabile. Tanto che da più parti si era parlato di una possibile estensione della Certificazione verde anche ad altri contesti proprio per esercitare una spinta parallela anche sulla campagna vaccinale senza disporre l’obbligo. A ogni modo, qualche ulteriore novità dovrebbe emergere dal vertice fra sindacati e imprese. Cgil, Cis e Uil incontreranno Confindustria e Confapi per decidere quale sarà la direzione rispetto all’obbligo sui luoghi di lavoro.

Green pass, decisione sul Tpl

Per quanto riguarda l’obbligo del Green pass per i dipendenti statali, la questione sembra più definita. Per alcuni lavoratori in particolare l’obbligatorietà della vaccinazione è già stata disposta. Il nodo principale, al momento, riguarda gli autisti del trasporto pubblico locale, così come per i passeggeri. Per questi ultimi, con le disposizioni in vigore da settembre, non è cambiato molto: il Green pass è necessario per i trasporti a lungo tragitto, navi, aerei, treni ad alta velocità e autobus a lunga percorrenza. La possibile novità riguarderebbe il Tpl ma comunque a partire dal mese di ottobre.

Dibattito sull’obbligo

Il tutto, comunque, non sembra destinato a passare per decisioni da parte dell’Agenzia europea per i medicinali. La quale non ritiene di inserirsi nelle decisioni politiche dei governi comunitari. Al momento, solo in quattro Paesi al mondo – Indonesia, Tagikistan, Turkmenistan e gli Stati Federati di Micronesia – vige l’obbligo per l’intera popolazione, il governo di Dushanbe addirittura ai minorenni. In Italia, l’obiettivo è raggiungere l’80% dell’immunizzazione entro la fine del mese di settembre. Un quadro che garantirebbe una buona copertura ma, a quanto pare, non l’immunità di gregge. All’appello mancherebbero altre 7 milioni di persone. L’obbligo resta un dibattito aperto e alcune forze politiche, come la Lega, mantengono la linea del no.