Gli azzurri della Nazionale dal presidente Mattarella e dal premier Draghi

Nei giardini del Quirinale il capitano Chiellini ha ricordato Davide Astori, scomparso nel 2018. Giro a bordo del pullman scoperto per il bagno di folla

Tutta una festa per la nazionale azzurra il giorno dopo la vittoria in finale dei campionati contro l’Inghilterra. I giocatori e l’allenatore Roberto Mancini sono stati prima ricevuti dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ieri era presente a Wembley, poi sono stati accolti dal presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Chigi. A seguire, un minitour nel centro di Roma sul pullman scoperto, per immergersi tra i tifosi.

Oltre ai campioni europei di calcio, anche il tennista Matteo Berrettini, il primo italiano a disputare la finale del torneo di Wimbledon, e la nazionale di atletica under23.

Al Quirinale

Si è mosso a passo d’uomo il bus scoperto con sopra i giocatori della nazionale che è transitato per via del Corso e le strade limitrofe della Capitale, per via della gran folla accorsa ad assistere al passaggio della squadra. Ma prima, i calciatori sono stati accolti dalle massime autorità dello Stato.

Nel giardini del Quirinale il capitano azzurro Giorgio Chiellini ha rivolto al presidente Mattarella il “grazie a nome mio e di tutta la squadra della sua presenza ieri, per noi è stato un gesto molto importante e vogliamo dedicare la vittoria a Lei e ai milioni di tifosi italiani in tutto il mondo che non ci hanno mai fatto sentire soli, accompagnandoci passo dopo passo con affetto e passione in questo entusiasmante viaggio”.

Poi ha aggiunto: “Una dedica che vorremmo estendere a Davide Astori che avremmo voluto oggi qui con noi e che è sempre presente nei nostri pensieri, nel cuore di chi lo ha conosciuto e anche nei giovani che ne hanno sentito parlare”.

Anche il capo dello Stato si è unito al ricordo del giocatore, prematuramente scomparso nel 2018. Poi ha ringraziato il tecnico degli azzurri Roberto Mancini e ha aggiunto “un ringraziamento particolare a Gianluca Vialli perché in televisione ha espresso i sentimenti e l’emotività che tutti noi avvertivamo”.

“Momenti di felicità”

Nel suo intervento durante il ricevimento al Colle, l’allenatore della nazionale ha dichiarato: “Siamo tutti orgogliosi di essere qui al Quirinale. Mi permetto di manifestare il mio più sentito ringraziamento per essere stato il nostro primo tifoso. Ho visto che ha gioito tantissimo e ci fa molto piacere. Insieme a tantissimi italiani che ci hanno fatto sentire ogni giorno quanto sia forte l’amore del nostro Paese per la Nazionale, ieri abbiamo vissuto una serata di festa per tutto il Paese che è tornato a festeggiare e stringersi insieme”.

“Non le nascondo la nostra soddisfazione per quello che siamo riusciti a fare: aver regalato in queste settimane momenti di felicità ai nostri connazionali, scrivendo, insieme al loro entusiasmo, una delle più belle pagine della storia del calcio. Questa vittoria è la dimostrazione che quando si crede fermamente in ciò che si fa, è possibile esaudire un sogno apparentemente irrealizzabile. Questa vittoria la dedichiamo interamente agli italiani che possono gioire con noi“, ha aggiunto.

Il ct della nazionale non ha fatto poi mancare “i complimenti a Matteo Berrettini che è stato straordinario. Nel pomeriggio abbiamo visto tutti, abbiamo sofferto e siamo sicuri che tornerà a Wimbledon e vincerà anche lui”.

A Palazzo Chigi

“Voglio ringraziarvi per tutti i vostri successi, sono stati straordinari. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, rivolto alla nazionale di calcio, a Berrettini e all’under23 di atletica nel cortile d’onore di Palazzo Chigi.

Un breve siparietto quando il presidente Draghi dopo aver pronunciato la frase “oggi siete entrati nella storia con i vostri sprint e le vostre parate” per un momento ha cercato tra i presenti il portiere della nazionale Gianluigi Donnarumma e ha concluso dicendo “…e che parate”. In quel momento un grande applauso è risuonato all’interno del cortile d’onore.

A conclusione della cerimonia a palazzo Chigi il presidente della Federazione italiana gioco calcio (Figc) Gabriele Gravina ha consegnato al presidente Draghi la maglia azzurra numero 10 con il nome del premier e il gagliardetto della Nazionale.