Expo 2020, il rinvio non spaventa l’Italia: “Occasione di rilancio”

Il Commissario alla Partecipazione Glisenti conferma: "Appuntamento fondamentale". E i partner rilanciano: "Opportunità irrinunciabile"

Chissà che il rinvio di un anno, o poco più, dell’Esposizione universale di Dubai porterà le Nazioni partecipanti ad arrivare all’evento ancora più preparate di quanto non fossero già. Del resto, dopo il rinvio di eventi importanti come i Giochi olimpici, si attendeva che accadesse lo stesso anche per Expo 2020, grande appuntamento negli Emirati Arabi ma, come altre manifestazioni, costretta a fare i conti con la pandemia da coronavirus. Ma c’è chi, come l’Italia, la prende con filosofia: il percorso da qui all’1 ottobre 2021, quando Expo aprirà i battenti, vedrà la partecipazione di tutti i partner e gli sponsor che avevano deciso di accompagnare il nostro Paese verso i padiglioni di Dubai.

Verso Expo

Anzi, a quanto sembra la notizia del rinvio di un anno, forse perché attesa o comunque da tempo metabolizzata visto l’andamento della pandemia, non sembra aver sconvolto più di tanto gli assetti di Expo (ormai) 2021: “L’Expo di Dubai rappresenta una occasione imperdibile di rilancio per l’economia del Paese oltre che dell’immagine dell’Italia sulla scena globale”. Così i vari team che offriranno il loro contributo al parterre emiratino in un filmato diffuso dal Commissariato Italiano per la partecipazione all’evento, secondo il quale “Dubai diventerà un’agorà planetaria che permetterà a tutti di riunirci attorno alle grandi sfide del presente e del futuro e tirar fuori il meglio di noi”. E un messaggio finale che riassume tutto l’impegno in direzione dell’1 ottobre del prossimo anno: “Noi non ci fermiamo proseguiamo il nostro percorso verso l’Expo con fiducia e determinazione”.

Occasione di rilancio

Tutto interessante ma anche pratico. Come ricorda il Commissario generale per la partecipazione dell’Italia, Paolo Glisenti, Dubai “sarà un’occasione irripetibile di rilancio dell’export, ma anche di attrazione di investimenti nel nostro Paese. Lo sarebbe stato in ogni caso, ma ora questo strumento diventa ancora più importante per riprendersi dalla crisi”. Questo, declinato anche al fatto che a Expo saranno presenti 190 Paesi e sono attesi, al di là della situazione Covid, 25 milioni di visitatori da tutto il mondo: “Vista la situazione, sarebbe stato un fallimento e invece in questo modo sarà il più grande evento mondiale del 2021 per il rilancio delle relazioni internazionali, un tema che dopo questa lo scoppio di questa pandemia è diventato fondamentale, a tutti i livelli: politico e diplomatico, scientifico e sociale”.