EURO 2016: SPAGNA “MATADA”, ITALIA AI QUARTI

“Non dovremo avere recriminazioni, dovremo avere dato tutto: se poi l’avversario si dimostra più forte saremo i primi ad applaudire. Ma ricordatevi che noi non giochiamo in orizzontale, colpiamo in verticale”. Le parole di mister Conte, pronunciate ieri in conferenza stampa, hanno trovato riscontro nel match contro la Spagna. L’Italia mette k.o. gli iberici grazie alle reti di Chiellini e Pellé. Quattro anni fa le due squadre si affrontarono in finale agli Europei di Ucraina e Polonia. Vinse la Roja 4-0. Stavolta è andata diversamente.

Al Saint Denis di Parigi, a scendere in campo, per l’Italia, c’è De Sciglio sulla fascia sinistra. Davanti a Buffon difesa a tre Barzagli-Bonucci-Chiellini, Florenzi prende il posto di Candreva (infortunato) con il terzetto di centrocampo composto da destra da Parolo, De Rossi, Giaccherini. La coppia d’attacco è Pelle-Eder. Confermata anche la Spagna, con il classico 4-3-3 e davanti Nolito-Morata-Silva.

Al fischio d’inizio viene giù il diluvio. Per i primi quindici minuti la partita si gioca sotto una forte pioggia, ma l’Italia vola fin da subito nella metà campo avversdaria. Ed è subito magia azzurra: tiro debole di Eder, stacco di Pellè con risposta del portiere in tuffo e rovesciata di Giaccherini sul palo, ma il è gioco fermo. Finalmente arriva il sole. Gli spagnoli provano in tutti i modi a gonfiare la rete, ma la formazione iberica non punge. L’unico intervento di Buffon fino all’intervallo sarà sul rasoterra al 28′ di un affaticato Iniesta.

A cavallo della mezz’ora gli azzurri beneficiano di tre minuti di follia di Sergio Ramos, che prima rischia l’autogol e poi abbatte Pellè al limite dell’area. Punizione. Ma Pirlo non c’è. Batte Eder. De Gea non trattiene il fendente dell’oriundo, Giaccherini si avventa sul pallone e Chiellini, al 33′, la mette dentro sul rimpallo. il Saint Denis esplode. Al primo tempo, gli spagnoli hanno appena il 53% di possesso palla. Dopo appena 8 minuti dalla ripresa, Conte richiama in panchina De Rossi, per  Thiago Motta. Neanche il tempo di capire il motivo di tanta fretta e quasi arriva il raddoppio italiano: Pellè trova la sponda che libera la corsa di Eder, ma De Gea risponde. Il tempo corre, e si entra negli ultimi minuti di gioco. Senza De Rossi, l’Italia agevola il risveglio degli iberici. Aduriz, Sergio Ramos e Lucas Vazquez falliscono tre tiri, sebbene l’ultima sia stoppata dal fuorigioco.

Poi s’iscrivono al tiro a segno anche Iniesta e Piqué, ma Buffon è impenetrabile. Altri cambi per entrambe le formazioni. Dentro Pedro, Insigne e Darmian. Il napoletano riesce ad arrivare in area, ma trova De Gea. Dall’altra parte, Piqué passa a centravanti, e per poco non riesce a metterla dentro al 90′, ma Buffon gli dice no. Insigne allarga il gioco per Darmian che mette in mezzo e Pellè regala il raddoppio azzurro. Italia 2, Spagna 0. L’Italia sogna, ma occhio al prossimo ostacolo: la Germania, il 2 luglio.