Esondazione a Milano, il Seveso è rientrato negli argini

Un intero quartiere - quello attorno a viale Fulvio Testi e viale Zara - nella zona Niguarda si è trovato sott'acqua

Il fiume Seveso, a Milano

Il fiume Seveso, esondato nella notte a Milano a causa delle forti piogge, è rientrato nei propri argini dopo quasi cinque ore. In questo momento nelle aree coinvolte, situate nella zona Nord del capoluogo lombardo, sono in corso le operazioni di pulizia per riaprire le strade inondate. Il sottopasso Negrotto, informa Marco Granelli, assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici del Comune di Milano, è ancora chiuso, mentre gli altri in città sono funzionanti. Le comunità del parco Lambro, fra cui quella della Fondazione Exodus di don Mazzi, sono state evacuate per prudenza, “visto che il Lambro continua a salire e nel Parco incomincia ad allagare i prati”, spiega Granelli.

L’esondazione nella notte

I forti temporali che si sono abbattuti questa notte su Milano hanno fatto esondare il fiume Seveso. Un intero quartiere – quello attorno a viale Fulvio Testi e viale Zara – nella zona Niguarda si è trovato sott’acqua. L’esondazione è avvenuta poco dopo le 3:00 ed è stata particolarmente violenta. Diversi i blackout nei condomini che hanno di bloccato le pompe di drenaggio, le prime difese contro le esondazioni. Sono più di 100 gli interventi dei vigili del fuoco effettuati nella notte. Un albero è caduto anche lungo la linea tranviaria all’incrocio con via Rabolini. In base a quanto scrivono sui social i cittadini, molte vie sono rimaste senza elettricità, tante anche le case e cantine allagate. In via Valfurba, intorno alle 2.30 di, notte i tombini sono letteralmente scoppiati rilasciando fiumi d’acqua nelle strade.

Comune

“E’ una situazione sfiancante, mentre chi di dovere non si occupa della pulizia delle acque” si lamenta il consigliere di Municipio 9, Stefano Indovino. Fortunatamente, visto l’orario, nessuno era presente e non ci sono stati danni a cose o persone. L’esondazione – informa il Comune di Milano – è rientrata alle 7,00 e la viabilità è stata ripristinata, ad eccezione del sottopasso di via Negrotto, dove c’è ancora molta acqua e dove sono al lavoro le idrovore. Anche il fiume Lambro si è ingrossato ed è vicino ai limiti dell’esondazione. “E’ una situazione sfiancante, mentre chi di dovere non si occupa della pulizia delle acque” si lamenta il consigliere di Municipio 9, Stefano Indovino, ripreso da Agi.

Lavori mai ultimati

L’esondazione, allagando molte strade a nord della città, sta creando molti disagi ai cittadini che da decenni aspettano una soluzione a questo problema: i lavori per lo scolmatore delle acque sono iniziati ma non ancora completati. Marco Granelli, assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici del Comune di Milano, poco dopo la mezzanotte, aveva fatto il punto della situazione su Facebook. “Siamo nella fase più critica – ha scritto l’assessore – con l’ultima fase forte del temporale che da un’ora circa sta facendo piovere su Milano e sui bacini di Seveso e Lambro, comportando una salita dei livelli del Seveso nel quartiere di Niguarda, proprio nel momento in cui ci attendiamo l’arrivo dell’onda di piena da nord, fortunatamente deviata in parte considerevole dal canale scolmatore di Palazzolo potenziato con i recenti lavori degli ultimi anni”.

Atm

Sul suo sito Atm – l’azienda trasporti pubblici milanesi – comunica che la circolazione é fortemente rallentata sulla rete di superficie. I treni della linea M2 sono sostituiti da bus nelle tratte Famagosta-Assago e Famagosta-Abbiategrasso. Quelli della M3, invece, saltano la fermata Zara.. La M5 salta le fermate Marche e Zara. Limitate, inoltre, le corse di quattro linee di tram e di tre bus; mentre il filobus 90/91 e 92 utilizza dei bus di rinforzo tra le fermate Appio Claudio e Mac Mahon.