Emozioni Juve, crollo Roma

I bianconeri vincono un derby bellissimo: Torino battuto 4-2. I giallorossi mancano l’aggancio al secondo posto ed escono sconfitti da Cremona. Prima storica vittoria in serie A per i grigiorossi. E domenica, all’Olimpico, c’è Roma-Juve, la madre di tutte le partite.

La notte è fatta per godere, ma anche per soffrire. Godere di una vittoria in un derby che non è mai partita come le altre, soffrire per una incredibile e inattesa sconfitta sul campo di una squadra già retrocessa in B, che non aveva mai vinto in campionato. E’ il destino di Juventus e Roma, avversarie domenica prossima all’Olimpico, ma che stasera hanno seguito percorsi diversi. Vincente l’undici di Allegri, col morale sotto la suola degli scarpini quelli di Mourinho.

SuperJuve: il derby è tuo

Vince il derby, in maniera netta e meritata e adesso punta la Roma, prossima avversaria nella rincorsa alla Champions League. Allo Stadium, la Juve batte il Toro per 4-2, dopo un primo tempo all’insegna dell’equilibrio chiuso sul 2-2. Poi i bianconeri si scatenano nella ripresa e la chiudono. Emozioni e gol, come non si vedeva da tempo in un derby. All’intervallo è parità: 2-2 al termine di quarantacinque minuti spettacolari. Subito avanti il Toro dopo un minuto e mezzo da palla inattiva: angolo di Miranchuk, corregge Buongiorno per il tap-in di Karamoh. Ma la Juve c’è e ribatte colpo su colpo. Gran giocata di Di Maria, per Kostic bravo a metterla in mezzo con i tempi giusti premiando l’inserimento di Cuadrado: ed è 1-1 dopo appena quindici minuti. Che promettono bene, tanto che nel finale di gara, arriva il nuovo sorpasso granata, con assist di Ilic e tocco di Sanabria. Vantaggio durato poco, visto che pochi secondi dopo, ecco il nuovo pari bianconero con il colpo di testa di Danilo: 2-2. Preme la Juve in avvio di ripresa. Vlahovic fa vibrare la traversa, poi lo stesso numero 9 manda di poco alto. Anche il Toro colpisce una traversa con Linetty tanto per non essere da meno ai bianconeri. Entra Pogba, all’esordio, al minuto settanta. Passano sessanta secondi e la Juve mette il musino avanti. Angolo di Chiesa con lo stacco imperioso dell’ex Bremer che gela Milinkovic e porta avanti la Juve: 3-2. Il Toro accusa il colpo, la Juve vuole allungare, vede l’avversario in difficoltà e affonda. Pogba ci prova di controbalzo da fuori, salva Singo poi Kostic mette in mezzo per Rabiot che sbuca sul primo palo e mette dentro. Tutto fermo, palla al Var per una presunta posizione irregolare del francese. Ma il gol è buono e la Juve, a otto dalla fine, mette il punto esclamativo sul derby: 4-2. Finisce qui, con la Juve che stasera sale al settimo posto. Nonostante i quindici punti di penalizzazione, la rincorsa Champions, non è solo utopia.

La Roma crolla a Cremona

Eliminata dalla Coppa Italia poi lo sgarbo di stasera, con la Cremonese che batte ancora la Roma e frena la rincorsa giallorossa alla Champions League. Incredibile battuta d’arresto per i giallorossi che allo Zini lasciano tre punti pesantissimi nella corsa alla grande Europa. La prima delle partite che di qui alla fine di marzo saranno decisive. E la Roma fallisce l’appuntamento, facendosi battere dalla Cremonese che conquista la prima vittoria in campionato. Che non servirà ad evitare la discesa in B, ma che vale per il prestigio. Per la Roma notte da dimenticare. Un primo tempo incredibile, con la Roma che lo chiude sotto per effetto del gol messo a segno da Tsadjout. La Roma non decolla e fatica. A inizio ripresa, rosso a Mourinho che ha uno scontro verbale con il quarto uomo Serra che ha indotto Piccinini a mandarlo fuori. Mourinho rimodella la Roma che ha un sussulto d’orgoglio e la riprende:  lancio al bacio di Mancini che pesca Spinazzola che taglia in due la difesa della Cremonese. Il terzino stoppa e la piazza per il pari giallorosso. Finale all’arma bianca, con la Roma che vuole vincerla, ma finisce per perderla. Rui Patricio stende Okereke lanciato a rete. Rigore netto che Ciofani trasforma. E condanna la Roma che stasera è quinta, scavalcata al quarto posto di un punto dalla Lazio. Ma l’occasione per prendersi il secondo posto, la Roma l’ha amaramente fallita.