Ecuador: il presidente decreta lo stato di emergenza a Guayaquil

La misura decisa dopo un attentato che ieri ha causato almeno 5 vittime nella capitale industriale. Lo stato di emergenza durerà 30 giorni

Ecuador

Il presidente dell’Ecuador, Guillermo Lasso, ha decretato lo stato di emergenza a Guayaquil, la capitale industriale del Paese dove ieri degli sconosciuti hanno realizzato un attentato che ha causato 5 morti, 20 feriti e gravi danni a edifici e veicoli. Lo riferisce il quotidiano El Universo. La misura, precisa il giornale, ha la durata di 30 giorni ed è la terza dello stesso tipo che il presidente Lasso impone a Guayaquil dall’inizio del suo mandato. Con lo stato di emergenza Lasso vuole permettere alle forze dell’ordine e all’esercito di intervenire energicamente per contrastare la criminalità che agisce nella città.

L’attentato

Il 14 agosto, nel quartiere sud occidentale della città di Guayaquil, si è verificata una forte esplosione, con un bilancio di almeno 5 morti e una ventina di feriti. Il governo, riferisce il portale di notizia Primicias, non ha esitato ad evocare un “attentato terroristico” e a definire “un attentato della criminalità organizzata” la deflagrazione che interessato un quartiere povero della città.

Cosa è successo

Secondo alcune testimonianze raccolte dalla polizia e dai vigili del fuoco, l’incidente è avvenuto intorno alle 14 locali (le 21 italiane) quando alcuni individui giunti in motocicletta hanno prima sparato in aria e poi lanciato un pacco contenente l’esplosivo davanti a uno spazio dove c’erano molte persone che pranzavano. Il presidente della Repubblica, Guillermo Lasso, ha condannato l’accaduto definendolo un “atto terroristico” e ha indetto una riunione di emergenza del consiglio di sicurezza nazionale. Il ministro dell’interno, Patricio Carrillo, ha parlato dell’accaduto come di una dichiarazione di guerra della criminalità organizzata allo Stato, annunciando che sarà offerta una ricompensa fino a 10.000 dollari a chiunque fornisca dati utili a risalire ai responsabili dell’attacco.