Ecco gli errori da evitare nell’utilizzo delle mascherine

L'esperto Matteo Guidotti del Cnr spiega l'utilizzo corretto delle mascherine

La merce più rara dell’era Coronavirus: le mascherine. Sappiamo che ce ne sono di diverse fattezze. Si passa da quelle molto semplici a quelle con il filtro interno.

Produzione di mascherine

In questi giorni fa molto discutere il tema degli approvvigionamenti dei presidi sanitari. In particolare le mascherine e i respiratori. Come è noto l’Italia non è un paese produttore ed è quindi costretto ad importare dall’estero. Nelle ultime settimane sono arrivati diversi convogli dalla Russia e dalla Cina con riserve di mascherine e prodotti sanitari. Basti pensare che in pieno periodo di emergenza la tigre asiatica sfornava quasi 116 milioni di mascherine al giorno. Nel Bel Paese la carenza di queste protezioni ha richiesto l’intervento della Procura di Torino che ha aperto un’indagine. 

Le truffe online

La rarità e la grande domanda di mascherine, soprattutto nei primi giorni di emergenza, ha data occasione a molti speculatori di provare a venderle a prezzi di molto maggiorati. Solo l’intervento della guardia di finanza ha permesso di assicurare alla legge queste rivendite illegali di prodotti non autorizzati e non certificati. Tanto che il premier Conte ha assicurato che chiunque speculi su tali presidi darà punito.

Il Cnr

Le disposizione dell’esecutivo vorrebbero che tutti i cittadini ne avessero a disposizione almeno una, da utilizzare quando si esce di casa. Ma come si usa correttamente la mascherina? Lo spiega il Cnr.

Errori da evitare

Ma è soprattutto quando andiamo a togliere la mascherina che tipicamente commettiamo degli errori”, sottolinea spiega Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche Giulio Natta del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Scitec) di Milano. L’esperto illustra nel video che la mascherina va maneggiata soltanto toccandola dagli elastici e mai dalla parte anteriore. “Bisogna poi pensare che quando la togliamo in casa, questo possa essere un oggetto contaminato. È quindi assolutamente sconsigliabile – prosegue – lasciarlo ad esempio su un tavolo della cucina, sul mobile in bagno o comunque su parti sempre sensibili. Piuttosto è consigliabile avere una zona filtro all’ingresso della casa, eventualmente un antiporta, un corridoio, un angolo dietro la porta di ingresso o, se nel caso più fortunato una parte all’esterno della casa per chi avesse il giardino in cui lasciare questo tipo di dispositivo. Altrimenti andiamo a portare nel nostro ambiente protetto in casa l’eventuale patogeno“.

 

Tipi di mascherine

“Esistono due tipologie di mascherine”, spiega l’esperto in un video pubblicato dal nuovo spazio di informazione “Il Cnr risponde”, aperto dall’ente per trattare le principali questioni di attualità. “Quella di tipo chirurgico, ideale nel caso in cui, chi la indossi, potenzialmente infetto, contaminato o positivo, possa disporre di un filtro per non diffondere il germe patogeno nell’ambiente”, aggiunge. E quelle di diversa forma che, secondo l’esperto, sarebbe necessario, ai fini della loro efficacia, abbinarle anche ad appositi occhiali protettivi di tipo professionale. “Perché, ricordiamoci, tra le porte di ingresso del virus, oltre le vie aeree, vi sono anche le mucose degli occhi”, precisa Guidotti.