Draghi: “I bisogni finanziari dell’Ue su clima, difesa ed energia sono molto grandi, serve risposta europea”

Il presidente del Consiglio dei ministri italiano ha parlato in conferenza stampa a conclusione del vertice di Versailles

G20

Il vertice di Versailles, meeting informale dei capi di Stato e di governo dell’Ue, “è stato un successo, raramente ho visto l’Unione europea così compatta”, ha dichiarato in conferenza stampa il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Il capo del nostro esecutivo ha poi sottolineato che l’obiettivo di mettere un tetto al prezzo al gas “è molto complesso, su questo ci sono vari pareri. La Commissione al prossimo Consiglio europeo presenterà un rapporto su come diminuire il contagio dal gas”.

La guerra

“Putin non vuole la pace, il suo piano sembra essere un altro. Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell’Ucraina”, ha detto Draghi. “Non vedo il rischio di un allargamento della guerra, lo hanno detto anche i nostri Alleati. Più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio di un allargamento del conflitto“.

L’impatto delle sanzioni

“Le sanzioni adottate contro la Russia sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni. Possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese e, soprattutto, per il mantenimento della loro produzione”, ha aggiunto il presidente del Consiglio italiano dalla Francia. “Questa situazione se non affrontata ha il potenziale di fratturare il sistema economico dell’Ue spingendolo verso il protezionismo“, aggiunge. La tassazione degli extraprofitti delle società elettriche, dovuti al balzo dei prezzi energetici, è “certamente una fonte cui guardare attenzione”: secondo le stime della Commissione europea, una simile misura darebbe un gettito che in Europa potrebbe arrivare a 200 miliardi di euro“, ha poi aggiunto  Draghi.

Le regole

“La discussione ha toccato le insufficienze di materie prime, tra cui l’agro-alimentare. La risposta è che se ciò si aggreverà occorrerà importare da altri Paesi, come Usa, Canada o Argentina. Ciò determina una necessità di riconsiderare tutto l’apparato regolatorio e questo argomento lo ritroviamo sugli aiuti di Stato, sul Patto di Stabilità“, così Draghi. “C’è la convinzione che la Commissione debba rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnato in questi anni”.

Risposta europea

“I bisogni finanziari dell’Ue per rispettare gli obiettivi di clima, difesa, energia sono molto grandi. Secondo i calcoli della Commissione e assumendo che la mancanza che vogliamo riempire sulla difesa è lo 0,6%, il fabbisogno risulta essere pari a 1,5 o 2 o più trilioni di euro. Bisogna trovare un compromesso su dove trovare le risorse, a livello di bilancio nazionale questo spazio non c’è. Serve una risposta europea“, afferma da Versailles il premier italiano. “Non si è parlato di eurobond, io ho ritenuto che non fosse il momento. Ho presentato l’esigenza e la Commissione poi presenterà una proposta su come organizzare una riposta. La congiuntura deve prevedere una politica fiscale che continui ad essere espansiva, centrata sugli investimenti, oppure gli obiettivi climatici e quelli della difesa non vengono conseguiti”.

Economia italiana

“La nostra performance è stata eccezionale, noi entriamo con un acquisito di crescita molto alto e siamo in grado di affrontare un rallentamento anche temporaneo dell’economia”, ha detto Draghi, spiegando di “non prevedere” rischi per il debito italiano dalla conferma della stretta confermata ieri dall’Eurotower. “Dobbiamo andare avanti con il Pnrr, cerchiamo di averlo e spenderlo: la guerra non ci fermi, dobbiamo andare avanti altrimenti metteremmo a rischio le risorse previste per giugno e poi quelle di dicembre”, ha ribadito il presidente del Consiglio italiano.