Dpcm, l’Italia divisa in fasce: gialla, arancione e rossa, cosa si può fare

Coprifuoco alle 22 confermato nella fascia gialla (che sostituisce la verde). Lockdown soft nella fascia rossa

Niente più verde. Le tre fasce saranno di altrettanti colori ma non corrispondenti all’immagine del semaforo. Gialla, arancione e rossa: saranno così identificate, in Italia, le fasce di rischio in base alle disposizioni del nuovo Dpcm (qui il testo) e ai 21 criteri epidemiologici stilati dall’Istituto superiore di Sanità. Significativa la rimozione della dicitura convenzionale “verde”, ribattezzata “gialla” al fine di evitare considerazioni sommarie sul rischio potenziale. La categorizzazione delle regioni nelle varie fasce avverrà nelle prossime ore. Di sicuro, nella prima area designata vigeranno le misure già filtrate nelle scorse ore. Coprifuoco alle 22 e ristoranti chiusi alle 18. Nella seconda, stop alla mobilità all’interno delle province, con bar e attività di ristoro che verranno chiuse. Per la terza, via a una forma di lockdown soft.

Fasce di rischio

Le misure entreranno in vigore dal 5 novembre, con scadenza il prossimo 3 dicembre. Sarà il Ministero della Salute a determinare l’inserimento dei territori in una delle tre fasce. Qui subentreranno i parametri dell’Iss e i governatori nell’ottica, come precisato dal ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia di una collaborazione e responsabilizzazione delle Regioni. Non è ancora stato definito quali regioni entreranno nelle fasce considerate più a rischio. Probabile che nella zona rossa, con livello di rischio calcolato a 4, entrino Piemonte, Lombardia, Calabria e la provincia di Bolzano. Non la Campania, che dovrebbe rientrare nella fascia arancione (livello di rischio 3) assieme a Valle d’Aosta, Puglia, Liguria e Veneto. Fra i parametri dell’Iss per la determinazione dello stato di rischio, i ricoveri, la percentuale di positività ai tamponi e l’occupazione dei posti letto.

Dpcm e autocertificazione

Considerato il coprifuoco a partire dalle 22, nella zona gialla sarà necessaria l’autocertificazione per muoversi dopo l’orario consentito. Modulo che sarà del tutto simile ai modelli già disposti durante il lockdown primaverile. I controlli verranno effettuati a campione. Per le zone a maggior rischio, l’autocertificazione dovrebbe essere necessaria anche per gli spostamenti giornalieri. Anche nella zona gialla, resta comunque l’invito a uscire solo in casi di estrema necessità.

Mobilità nella fascia rossa

Nella zona rossa, ovvero lo scenario peggiore possibile, il lockdown “soft” prevedrà la chiusura di negozi, bar e ristoranti (sì al cibo da asporto fino alle 22 e al cibo a domicilio), mentre sono salvi barbieri, parrucchieri, alimentari, farmacie e parafarmacie. Restano aperte anche librerie e cartolerie. Sul piano della mobilità, stop a “ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi”. Eccezioni, per spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o necessità.