Cuore e carattere, la Fiorentina stende il Milan

Fiorentina Milan

Foto © Matteo Papini/Image Sport

Partita dalle mille emozioni al Franchi con Fiorentina e Milan che inseguono la vittoria con obiettivi opposti. I rossoneri per agganciare l’Inter al secondo posto, i toscani per riprendere quota in un campionato finora anomalo. Alla fine la vince la Fiorentina con una prova maiuscola. Sblocca l’ex Adli, il pari di Pulisic con in mezzo tre rigore falliti, due per il Milan Nella ripresa, chiude i conti Gudmundsson.
Sblocca Adli
Un primo tempo di lusso, condito da un gol e da due rigori sbagliati, uno per parte. Partita che si gioca su sottili fili di equilibrio. Theo Hernandez scalcia Dodo in area, Pairetto non se ne accorge, ma è richiamato dal var e dopo la visione al monitor concede il rigore alla Viola, ma dal dischetto Kean si fa ipnotizzare da Maignan. Per mezz’ora, tanto tatticismo fino a che la Fiorentina non trova l’imbucata giusta. Il vantaggio è targato Adli, l’ex scaricato in estate dai rossoneri, con una conclusione maligna da fuori, Maignan può farci nulla. Segna ma non esulta. La Fiorentina insiste, il Milan non reagisce: non vanno a segno Kean e Colpani, e in pieno recupero di tempo, si vede finalmente il Milan. Erroraccio di Ranieri che stende Reijnders in area. Dal dischetto va Theo Hernandez, ma De Gea è più bravo, intuisce la traiettoria e salva l’1-0 viola con il quale si va al riposo.

La riprende Pulisic

Cambia la partita nella ripresa, con il Milan votato a riprenderla, Fiorentina di controgioco. Kean va in porta, ma parte leggermente avanti e gol annullato. Il Milan preme, Kean rifila un calcione a Gabbia e Pairetto non ha esitazione, calcio di rigore accertato anche dal var. Stavolta sul dischetto va Abraham, ma la scena si ripete, con De Gea che vola alla sua destra e smanaccia ancora fuori. Secondo rigore sbagliato dai rossoneri. Che però insistono e finalmente trovano il pari con Pulisic che infila nell’angolo più lontano dopo un suggerimento di Theo Hernandez: 1-1.

Decide Gudmundsson

La partita si apre, ma Kean si coordina male e spedisce alto un centro di Gosens. Entrambe non si accontentano. Colpani va giù toccato da Theo ma Pairetto e Var lasciano correre. Ma la serata Viola non è ancora finita, perché la squadra di Palladino pesca il jolly con Gudmundsson che riceve da Kean e fulmina Maignan con una conclusione imprendibile sul primo palo. Gran gol dell’ex Genoa. Finale tutto da vivere con le squadre che si allungano con il Milan a provare il tutto per tutto per riprenderla. Finale infuocato, rosso per Palladino che protesta platealmente dopo una ripartenza di Kean giudicata fallosa da Pairetto. Ancora De Gea sull’assalto rossonero, e palla smanacciata sulla conclusione velenosa di Chukwueze. Finale all’arma bianca, cinque di recupero, ultimo sforzo per il Milan, ma la Viola resiste, Kean centra in pieno la traversa. E finisce qui, con la vittoria della Fiorentina. Di cuore e carattere.

Lazio terza

Il pareggio della Juventus all’ora di pranzo, spinge la Lazio al terzo posto. I biancocelesti aggancino le due bianconere, Juventus e Udinese grazie al successo in rimonta sull’Empoli. Esposito illude i toscani, Zaccagni la riprende nel recupero della prima frazione, prima del gol partita di Pedro. E’ un momento sì per la squadra di Baroni che continua a dare continuità ai suoi risultati, in Italia come in Europa. E va tenuta nella dovuta considerazione.

Stecca la Roma

Al Brianteo la sfida tra Monza e Roma finisce in parità, 1-1, ma il punto è buono solo per i lombardi di Nesta, meno per i giallorossi che perdono l’ennesima occasione per alimentare la loro classifica. Dopo la sconcertante sconfitta in Svezia, i giallorossi fanno la partita, vanno avanti con Dovbyk ma non la chiudono. Poi, da una amnesia difensiva, nasce il pari brianzolo con Dani Mota che tiene in vita Nesta, mentre la Roma può solo che mordersi i gomiti per l’ennesima occasione persa. Nell’altra partita del pomeriggio, pari incolore (0-0) tra Bologna e Parma.

Massimo Ciccognani: