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Crosetto a Israele: “L’attacco a Unifil è un crimine di guerra”

Il ministro della Difesa duro sull'offensiva israeliana contro i siti: "Gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali"

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha duramente condannato in conferenza stampa gli attacchi di Israele contro le basi Unifil, parlando chiaramente di “crimini di guerra”. Secondo il titolare della Difesa, infatti, tali operazioni rappresentano “gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali”.

Crosetto condanna Israele

“Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. Ho detto all’ambasciatore di riferire al governo israeliano che le Nazioni Unite e l’Italia non possono prendere ordini dal governo israeliano”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi”.

“Atti ingiustificabili”

“Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane potrebbero costituire crimini di guerra, si tratta di gravissime violazioni alle norme del diritto internazionali, non giustificate da alcuna ragione militare”, ha aggiunto il ministro. “Gli atti avvenuti non hanno una motivazione militare – ha detto -. Aspettiamo la risposta per capire cosa abbia portato a fare ciò che è avvenuto. Non sono colpi partiti per errore”.

Convocato l’ambasciatore

“Questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l’ambasciatore di Israele in Italia. Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l’inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell’Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il governo italiano, affinché i paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell’intera regione”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, subito dopo la notizia dell’attacco

“Parlato con Gallant”

“Ho contattato il ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil”, ha detto ancora il ministro. “Con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni c’è piena intesa sul fatto che la sicurezza dei militari italiani schierati in Libano è la priorità assoluta – ha rilevato ancora -. La tengo costantemente aggiornata sull’evolversi della situazione, che segue con grande attenzione e partecipazione. La sicurezza è l’unico modo per garantire che i peacekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla pace e alla stabilità nella regione”.

Fonte: Ansa

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