Covid, tasso di positività stabile e ricoveri in calo

Una nuova ordinanza del Ministero della Salute prevede l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso e in caso di assembramento nei luoghi aperti

Dall’11 febbraio prossimo non sarà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto, ma fino al 31 marzo 2022 si dovranno utilizzare al chiuso e si dovranno sempre avere con sé nei luoghi aperti, per indossarle in caso di assembramento. Lo prescrive la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Intanto, a fronte a una risalita dei nuovi casi giornalieri di positività al Covid, rimane stabile il tasso di positività e scendono i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari.

I dati

I nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore sono 101.864, quando ieri erano 41.247, mentre i decessi salgono da 326 a 415. Sfiorano il milione i tamponi effettuati in un giorno, 999.095 rispetto ai 393.663 delle 24 ore precedenti, col tasso di positività pressoché stabile al 10,2%. In diminuzione i ricoveri. I pazienti in terapia intensiva scendono di 47 unità, 1.376, mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 18.337 (338 in meno).

Mascherine al chiuso

Stop alle mascherine all’aperto, con l’obbligo di averle con sé e utilizzarle in caso di assembramento, mentre restano obbligatorie al chiuso, prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute che entra in vigore dall’11 febbraio anche nelle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano. Fino al 31 marzo 2022, si legge, “è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private” e “nei luoghi all’aperto è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti”. Il provvedimento precisa inoltre che l’obbligo non riguarda i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi deve comunicare con loro in modo da non poter fare uso del dispositivo, infine i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.