Covid: nuovi casi in calo, risalgono i decessi

Restano stabili, nelle ultime 24 ore, le percentuali di occupazione di posti letto nei reparti ordinari e nelle terapie intensive da parte di pazienti Covid, secondo Agenas

Db Milano 31/12/2020 - prevenzione diffusione Coronavirus / foto Daniele Buffa/Image nella foto: vaccino Pfizer-Biontech Covid-19

Mentre scendono i nuovi casi giornalieri di positività al Covid, aumentano i decessi, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute. Stabili, nell’arco di ventiquattro ore, le percentuali di occupazione di posti letto in area medica e nelle terapia intensive da parte di pazienti Covid, secondo a rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) pubblicata oggi.

I dati

I nuovi casi Covid registrati in un giorno sono 10.418, quando ieri erano stati 19.470, e i decessi salgono da 63 a 75.

I tamponi effettuati in un giorno sono 63.188 e il tasso di positività è al pressoché stabile dal 16,4% all’odierno 16,5%.

In calo di sette unità i pazienti in terapia intensiva, 255, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 6.516 (74 in in più). Attualmente in Italia i positivi sono 767.077, mentre i decessi dall’inizio della pandemia sono 174.797.

Occupazione posti letto

E’ stabile al 10%, nell’arco di 24 ore in Italia, la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ordinari (un anno fa era al 7%) e sono tre le regioni in cui il valore supera la soglia del 15%: Umbria (25%), Calabria (18%) e Liguria (18%). Sempre a livello nazionale, è stabile al 3% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid (un anno fa era al 5%), secondo la rilevazione dell’Agenas sui dati del 21 agosto, pubblicata oggi. Nel dettaglio, in 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cala in cinque regioni o province autonome: Lombardia (7%), Liguria (18%), Marche (11%), Sicilia (15%); cresce in tre regioni: Basilicata (11%), Molise (12%), Umbria (25%); mentre è stabile in 13 regioni: Abruzzo (13%), Calabria (18%), Campania (10%), Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (11%), Pa Bolzano (6%), Pa Trento (14%), Piemonte (5%), Puglia (11%), Sardegna (8%), Toscana (7%), Valle d’Aosta (11%), Veneto (8%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in cinque regioni: Abruzzo (al 4%), Emilia Romagna (4%), Lazio (5%), Molise (8%), Pa Trento (0%). Cala in 2: Friuli Venezia Giulia (2%), Pa Bolzano (0%). E’ stabile in 13 regioni o province autonome: Basilicata (3%), Calabria (6%), Campania (3%), Liguria (4%), Marche (2%), Lombardia (1%), Piemonte (1%), Puglia (4%), Sardegna (5%), Sicilia (4%), Toscana (3%), Umbria (2%), Veneto (3%). In Valle d’Aosta (0%) e la variazione non è disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.