Covid, Iss: Rt sale a 0,84 ma tutte le Regioni sono sotto la soglia nelle intensive

Iss: risale l'indice di trasmissibilità Rt: a 0,83 rispetto allo 0,75 della scorsa settimana e sale anche l'incidenza dei casi Covid

Risale l’indice di trasmissibilità Rt: a 0,83 rispetto allo 0,75 della scorsa settimana e sale anche l’incidenza dei casi Covid che, questa settimana, si attesta a 510 per 100mila abitanti rispetto a 433 per 100mila della settimana precedente. E’ quanto emerge, secondo quanto si apprende, dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Cala ancora occupazione malati Covid in intensive e reparti

Continua a calare l’occupazione dei posti letto per pazienti Covid sia nelle terapie intensive sia nei reparti ordinari. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,5% contro il 6,6% della corsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è invece al 12,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 03 marzo) rispetto al 14,7% della settimana precedente.

Tutte le Regioni scese sotto soglia per le intensive

Nessuna Regione supera, questa settimana, la soglia di allerta del 10% per l’occupazione di malati Covid nelle terapie intensive. La scorsa settimana solo la Sardegna superava la soglia (era al 12,7%). E’ invece stabile, rispetto a 7 giorni fa, il numero di Regioni che superano la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti ordinari. Si tratta di 10 Regioni: Abruzzo (18,4%); Basilicata (24,4%); Calabria (28,7%); Lazio (16,2%); Liguria (15,1%); Marche (16,6%); Puglia (18,6%); Sardegna (19,5%); Sicilia (23,1%); Umbria (21,5%). Emerge, si apprende, dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale.

Iss: aumento casi rilevati con tracciamento e con sintomi

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (17% contro il 16% della scorsa settimana) ed è in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37% contro il 35%), mentre diminuisce quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% rispetto al 49%). Lo riporta Ansa. L’attuale situazione caratterizzata da elevata incidenza non consente una puntuale mappatura dei contatti dei casi, come evidenziato dalla bassa percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento.