Covid, in discesa i nuovi contagi in un giorno e i decessi

I tamponi molecolari e antigenici effettuati sono 224.969, rispetto ai 293.096 delle precedenti 24 ore, e il tasso di positività è al 20,10%

Covid bollettino

Diminuiscono i nuovi casi giornalieri di positività al Covid individuati nel nostro Paese, così come i decessi, in base agli ultimi dati del Ministero della Salute. La percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri sale di un punto, arrivando all’8% e, nelle ultime 24 ore, cresce in otto regioni – Calabria (14%), Friuli Venezia Giulia (14%), Liguria (9%), Lombardia (7%), Piemonte (7%), Puglia (5%), Toscana (6%) e Umbria (20%) -, mentre è stabile al 2%, la percentuale di terapie intensive occupate, secondo l’ultima rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

I dati

I nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore sono 45.225, quando ieri erano stati 58.885, mentre i decessi scendono da 60 a 43.

I tamponi molecolari e antigenici effettuati sono 224.969 rispetto ai 293.096 del giorno precedente, mentre il tasso di positività è al 20,10%.

Sono 171 (16 in più) i pazienti in terapia intensiva, mentre ricoverati nei reparti ordinari sono 5.073 (259 in più).

Posti letto occupati

Rispetto al giorno precedente, la percentuale di posti occupati per Covid nelle corsie dei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), importante parametro per valutare l’impatto della pandemia sulle strutture sanitarie, cala in Molise (5%). E’ stabile nelle restanti 12 regioni e province autonome: Abruzzo (a 11%), Basilicata (7%), Campania (7%), Emilia Romagna (8%), Lazio (7%), Marche (8%), Pa Bolzano (23%), Pa Trento (13%), Sardegna (4%), Sicilia (6%), Valle d’Aosta (15%) e Veneto (7%). Due regioni superano la soglia di allerta del 15%: Umbria (20%) e Pa Bolzano (23%). Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid, rispetto alla rilevazione del giorno precedente, il valore cresce in quattro regioni: Friuli Venezia Giulia (3%), Puglia (2%), Toscana (2%), Umbria (3%). Cala in Emilia Romagna (2%) e Pa Trento (4%). E’ stabile in 10 regioni: Abruzzo (al 1%), Calabria (al 3%), Campania (1%), Lazio (3%), Liguria (3%), Lombardia (1%), Pa Bolzano (2%), Piemonte (1%), Sicilia (2%) e Veneto (2%). In cinque regioni la variazione non è disponibile: Basilicata (0%), Marche (0%), Molise (0%), Sardegna (0%) e Valle d’Aosta (0%). Tutte le regioni sono sotto il 10%.