Covid: diminuiscono i nuovi casi, in aumento i decessi

In un giorno sono stati effettuati 63.822 tamponi, molecolari e antigenici, mentre il tasso di positività scende dall'11,8% al 10,3%

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Si dimezzano i nuovi casi giornalieri di positività al Covid individuati nel nostro Paese, mentre risalgono i decessi, in base agli ultimi dati del Ministero della Salute. Superano la soglia di allerta del 15% di occupazione di posti letto in area medica da parte di pazienti Covid due Regioni, Umbria e Calabria, mentre la percentuale è ferma al 7%, così come è stabile quella delle terapia intensive, secondo l’ultima rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

I dati

I nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore sono 6.610, quando ieri erano stati 13.197, mentre i decessi passano da 30 a 40. In un giorno sono stati effettuati 63.822 tamponi, molecolari e antigenici, e il tasso di positività è sceso dall’11,8% di ieri all’odierno 10,3%.

Posti letto occupati

La percentuale dei posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti ospedalieri è ferma al 7% in Italia (uguale a un anno fa) ma due regioni superano la soglia di allerta del 15%: Umbria (19%) e Calabria (16%). Mentre la percentuale di terapie intensive occupate è stabile al 2% (un anno fa era al 6%). Lo rileva l’Agenas in base ai dati del 4 settembre. La percentuale nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) nelle ultime 24 ore cala in quattro Regioni: in Basilicata (10%), Lombardia (5%), Molise (6%), provincia autonoma di Bolzano (4%). Cresce, invece, in Calabria (16%) e nella pa di Trento (13%). Mentre è stabile in 15 regioni: Abruzzo (al 9%), Campania (7%), Emilia Romagna (9%), Friuli Venezia Giulia (10%), Lazio (8%), Liguria (11%), Marche (8%), Piemonte (4%), Puglia (7%), Sardegna (5%), Sicilia (11%), Toscana (5%), Umbria (19%), Valle d’Aosta (4%), Veneto (6%). Quanto alla percentuale di terapie intensive occupate da pazienti con Covid, il valore cala in cinque regioni rispetto alla rilevazione del giorno precedente: Friuli Venezia Giulia (1%), Liguria (1%), Sardegna (3%), Toscana (1%), Umbria (1%). In Basilicata (0%), Valle d’Aosta (0%) e Molise (6%) la variazione non è disponibile. Mentre è stabile in 13 regioni: Abruzzo (al 4%), Calabria (3%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Lazio (4%), Lombardia (1%), Marche (1%), Pa Bolzano (1%), Pa Trento (1%), Piemonte (1%), Puglia (2%), Sicilia (3%) e Veneto (2%). Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.