Covid, 8.292 casi e 139 vittime: mai così poche da ottobre

Il tasso di positività sale al 3,7%. Nel frattempo l'Europa annuncia lo stop ad AstraZeneca da giugno: contro il Covid si punta su Pfizer

Covid casi coprifuoco

Altri 8.292 casi di Covid in Italia (ieri 10.176). Le vittime giornaliere si attestano a 139, ovvero il dato più basso registrato dallo scorso 25 ottobre, quando ce ne furono 128. Numeri che si basano sui 226.606 tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, facendo registrare il consueto calo del fine settimana (ieri 338.436). Il tasso di positività aumenta leggermente, dal 3% di ieri all’attuale 3,7%. Per quanto riguarda i ricoveri, sono al momento 2.192 i pazienti in terapia intensiva in Italia (-19 rispetto a ieri), 103 gli ingressi giornalieri. Nei reparti ordinari si trovano 15.420 pazienti, 379 unità in meno dalle 24 ore precedenti.

Covid, stop ad AstraZeneca

Numeri che arrivano nella giornata in cui l’Europa annuncia lo stop al vaccino AstraZeneca. L’Ue ha infatti fatto sapere che, a partire da giugno, si interromperà la fornitura del siero messo a punto dalla società anglo-svedese. Uno stop che non sarebbe da attribuire al vaccino in sé, quanto alla decisione europea di proseguire con le forniture del vaccino Pfizer-BioNTech, del quale si attendono un altro miliardo di dosi. Il tutto mentre in alcuni Paesi dell’Unione europea, come la Spagna, si allentano le maglie delle restrizioni anti Covid: Madrid ha infatti rimosso il coprifuoco serale, incontrando l’apprezzamento del popolo spagnolo.

Il dibattito sul coprifuoco

Per quanto riguarda l’Italia, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha fatto sapere che fra 15 giorni si valuterà un’eventuale flessione anche in Italia. “Resistiamo ancora qualche settimana e riapriremo anche i locali la sera, anche al chiuso. Se continuiamo con questi numeri sui vaccinati, tra 15 giorni si potrà spostare il coprifuoco in avanti. Ora si può, possiamo allargare le maglie, prima i numeri non lo permettevano. Eravamo nel pieno della terza ondata”. Parole che allentano anche il dibattito politico sulla misura del coprifuoco, sulla quale il leader della Lega, Matteo Salvini, era tornato alla carica: “Questa settimana chi potrà dire no a riaperture e ‘no coprifuoco’?”.