Covid-19, ora Trump dà l’allerta. E Wall Street crolla

Il presidente parla per la prima volta in termini di emergenza ma per ora nessuna misura drastica

Il presidente Usa, Donald Trump

Avanti così e si rischia una crisi con pochi precedenti. Non usa mezze misure il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che forse per la prima volta prende il Covid-19 per quello che ormai è: un’emergenza a livello globale, capace di mettere in ginocchio interi Paesi, in termini sanitari ed economici. Parla di un “nemico invisibile” l’inquilino della Casa Bianca, descrivendo uno scenario che, a questo punto, anche negli Usa inizia a far paura anche perché, secondo Trump, la situazione “non è sotto controllo“. Una motivazione in più per fare “un ottimo lavoro”, per contrastare il virus e impedire che l’economia americana sprofondi: “Siamo stati colti di sorpresa da questo coronavirus, è così contagioso… ma la nostra risposta è stata aggressiva e il problema è soprattutto per le persone più anziane”.

Appello all’attenzione

Ammette la crisi in corso Trump, anche se per ora esclude decisioni drastiche. Di sicuro, almeno nei prossimi giorni, non ci saranno chiusure totali del Paese, per le quali serviranno scenari decisamente peggiori. Perlomeno questo filtra dalle parole del presidente, che non riterrebbe “una buona cosa” mettere off limits il territorio nazionale né prendere decisioni altrettanto difficili, come fermare le primarie. L’ultimo dibattito dem si è svolto a porte chiuse, senza pubblico, in un clima surreale (con tanto di saluto senza stretta di mano fra Joe Biden e Bernie Sanders) ma non abbastanza per spingere la Casa Bianca a fermare tutto: “Se gli americani saranno uniti – ha spiegato il Tycoon – nel seguire le linee guida contro l’epidemia sconfiggeremo il virus tutti insieme e festeggeremo”.

Borsa, calo drastico

A ogni modo, nemmeno la Borsa americana è rimasta insensibile ai casi di coronavirus. Dopo l’avvio choc registrato da Wall Street (addirittura un calo di dieci punti percentuali per Dow Jones), la chiusura si è rivelata altrettanto drastica, praticamente da record considerando gli effetti delle parole pronunciate da Donald Trump che, di fatto, mettono ufficialmente gli Stati Uniti in fase di emergenza: Wall Street chiude a -12,9% sull’indice Dow Jones, 12,3% sul Nasdaq. Numeri deficitari che sulla Borsa di New York non si vedevano dal 1987.