Covid-19, oltre 500mila casi nel mondo: telefonata Trump-Xi

Gli Stati Uniti sono diventati il nuovo epicentro dell'epidemia superando la Cina e l'Italia. Abe definisce il coronavirus una "crisi nazionale". Non si ferma la prima missione delle forze spaziali Usa

Donald Trump e Xi Jinping

I contagiati nel mondo da coronavirus sono ora oltre 532.000 e 24075 i morti, mentre i sistemi sanitari di alcuni Paesi rischiano di andare in tilt. Gli Stati Uniti sono diventati il nuovo epicentro dell’epidemia superando la Cina e l’Italia per numero di casi di coronavirus. Secondo i dati della Johns Hopkins University, negli Stati Uniti i casi sono almeno 82.404, record mondiale, e il vurs ha causato 1296 morti. Commentando il primato, il presidente Usa Donald Trump ha ipotizzato che il dato potrebbe rappresentare un “tributo” all’elevato numero di tamponi effettuati in America. “Ne abbiamo fatti più noi in 8 giorni – ha dichiarato – che la Corea del Sud in 8 settimane” e ha messo in dubbio l’affidabilità dei dati diffusi da Pechino. “Non si sa quali siano i numeri della Cina”, ha osservato.

Xi-Trump

Stanotte Trump ha avuto un colloquio telefonico con il presidente cinese, Xi Jinping sull’emergenza coronavirus. “Ho appena avuto un’ottima conversazione con il presidente cinese Xi. Abbiamo discusso molto dettagliatamente del coronavirus che sta devastando gran parte del nostro pianeta. La Cina ci è passata e ha sviluppato una forte conoscenza del virus. Stiamo lavorando a stretto contatto insieme. Molto rispetto!”, ha scritto il presidente Usa su Twitter. Intanto negli Usa sono schizzate a 3,3 milioni le richieste di sussidi di disoccupazione la scorsa settimana: un dato senza precedenti.

Cina

Intanto scende il numero di contagi in Cina, che ne ha accertato ieri uno nuovo interno e altri 54 importati. Ieri erano stati 67 i nuovi casi nel Paese, tutti importati. Secondo le autorità sanitarie cinesi, l’infezione locale è avvenuta nella provincia di Zhejiang. Il totale dei contagi nel Paese è salito a 81.340, quello dei morti a 3.292. Calano invece i profitti industriali del Dragone che scendono del 38,3% nel periodo gennaio-febbraio 2020, il calo più pesante mai registrato dall’inizio della raccolta omogenea dei dati. A causa della pandemia del covid-19, sui 41 settori esaminati, 37 segnalano cali molto pesanti: le più grandi imprese – sia quelle statali (-32,9%) che quelle private (-36,6%) – hanno visto gli utili calare a 4.110 miliardi di yuan (580 miliardi di dollari).

Corea del Sud

La Corea del Sud ha registrato 91 nuovi casi di coronavirus alla fine di giovedì, in calo sui 104 del giorno precedente: le infezioni totali, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention, sono salite a 9.332, contro 139 decessi (+8). Sono 13 i contagi importati, per 144 totali, costituendo la minaccia di un’ondata di ritorno.

Giappone

Il premier giapponese Shinzo Abe definisce il coronavirus una “crisi nazionale” dopo l’ondata di casi registrati a Tokyo. Ma, precisa il portavoce del governo, Yoshihide Suga, in una conferenza stampa, non è ancora necessario dichiarare lo stato di emergenza e comunica che Abe ha istituito una nuova apposita task force. IN Giappone ci sono 1387 casi positivi e 47 morti.

G20

I leader del G20, riuniti in video conferenza, hanno assicurato di voler fare fronte comune contro l’epidemia. “Il virus non rispetta alcuna frontiera”, hanno dichiarato nel comunicato finale, impegnandosi ad iniettare 5.000 miliardi di liquidità nell’economia globale dove l’impatto è già pesante.

Missione spaziale

Il coronavirus non ferma la prima missione delle forze spaziali Usa, la branca militare istituita dal presidente Trump. La nuova unità ha lanciato in orbita il satellite di comunicazioni militari ultra sicure Aehf-6, prodotto dalla casa Lockheed Martin, dalla base di Cape Canaveral, in Florida, a bordo di un missile Atlas V551. Raggiungerà la costellazione degli 5 altri satelliti Aehf lanciati tra il 2010 e il 2019.