Covid-19, Istat: i dati della crisi nera del trasporto aereo

Un settore messo in ginocchio dalla diffusione del virus e dal lockdown. Calano drasticamente i passeggeri e il numero di voli

Uno dei settori più colpiti dalla crisi del Coronavirus è quello dei trasporti. Con il lockdown, il divieto di circolazione e in alcuni casi il blocco dei viaggi tra un Paese e l’altro, il trasporto aereo ha registrato un tracollo storico. E sono molti i dubbi sul futuro.

I dati dell’Istat

A marzo sono stati cancellati due voli su tre (66,3%) e i passeggeri sono diminuiti dell’85% (da circa 14 milioni a poco più di 2 milioni) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Il dato è stato diffuso oggi dall’Istat. Da poco meno di 460 mila passeggeri in arrivo e partenza negli aeroporti italiani di domenica 23 febbraio 2020, si è passati ai 6,8 mila di domenica 29 marzo. Il flusso dei passeggeri arrivati in Italia con voli internazionali nel corso del decennio 2009-2018 – sottolinea il Report Istat – presenta lo stesso andamento di quello dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi italiani.

 

Le motivazioni

Se la diffusione del Covid-19 ha fermato quasi completamente i trasporti, il comparto che ha subito l’impatto più forte – spiega l’Istituto di statistica – è il trasporto aereo di passeggeri. Benché i servizi per la mobilità delle persone e delle merci siano stati inclusi tra i settori economici e produttivi essenziali non sottoposti a sospensione delle attività, i provvedimenti di contenimento dell’epidemia assunti dalle Autorità nazionali e internazionali hanno di fatto ridotto le possibilità di volare, limitandole a ragioni di lavoro, di salute o di assoluta necessità, prevedendo restrizioni all’ingresso e all’uscita in diversi Paesi e stabilendo la chiusura di alcuni aeroporti.

Viaggi aerei e turismo: la crisi

I dati testimoniano la drammatica frenata del traffico passeggeri, un settore che per il 2020 a livello mondiale sembrava destinato a un’importante crescita e che invece è ora investito da una crisi globale”. “Crollo inevitabile. Il problema, ora, è come far ripartire il settore. L’Istat ci dice che turismo e trasporti sono fortemente connessi. Ecco perché, i due comparti vanno rilanciati insieme” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Nel 2019, i passeggeri transitati nei 39 scali italiani monitorati da Assaeroporti sono stati 193 milioni, 7,4 milioni in più rispetto al 2018 (+4%), in linea con il trend positivo degli anni precedenti, anche se a un ritmo di crescita meno sostenuto (+5,9% nel 2018). Questo il quadro che emerge dal Report Istat “Trasporto aereo e scenari” pubblicato oggi.