Covid-19: 13.762 i nuovi casi, 347 vittime

Sale il tasso di positività e molte Regioni rischiano di diventare zona arancione. Bollate: situazione preoccupante

Pandemia coronavirus

Sono 13.762 i nuovi casi di covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono, invece, 347. 288.458 i tamponi effettuati, con il tasso di positività che sale al 4,8% dal 4,1% di ieri. 

Nel Lazio vaccinazioni presso medici di medicina generale

Partiranno dal 1 marzo nel Lazio le vaccinazioni presso i medici di medicina generale. La novità, in attesa dell’atto ufficiale del ministero, è che si partirà dai nati nell’anno 1956 (65 anni) con il vaccino Astrazeneca. E’ quanto fa sapere l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato.

Efficacia al 100% del vaccino Astrazeneca nell’evitare l’ospedalizzazione: uno studio su 10.290 persone in Inghilterra e 10.300 in Brasile con età dai 18 anni in su e quindi comprensiva degli anziani anche con patologie gravi come diabete, obesità, insufficienze respiratorie e problemi cardiovascolari, chiarisce senza ombra di dubbio che l’efficacia per contrastare la malattia grave è del 100%”. Lo afferma Pietro Di Lorenzo, presidente della Irbm, in un’intervista all’ANSA.

Forte preoccupazione per le varianti

Dopo un mese di calo dei contagi quotidiani il Veneto torna a superare i 1.000 casi di positività al Covid in sole 24 ore. 

Da ieri Bollate è zona rossa, negozi chiusi, strade deserte. Il sindaco chiarisce: “Questa zona rossa non è una punizione, ma una prudenza per superare con un senso di comunità questa situazione critica”. Arrivato anche l’esercito per i controlli. 

Mezza Italia rischia di diventare zona arancione

Con le varianti ormai da tempo in circolo anche in Italia e i contagi che non accennano a calare, da domenica molte Regioni rischiano di finire in arancione, con l’Abruzzo che sembra invece destinato addirittura in zona rossa.

Il governo al lavoro

Il nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi è già al lavoro per snellire il Comitato Tecnico Scientifico e creare una cabina di regia dei ministri che tenga conto non solo dell’aspetto normativo dei provvedimenti ma, contestualmente, anche di quello economico per evitare un nuovo “caso sci”. Sul tavolo anche le nuove misure che dovranno essere prese già dalla prossima settimana quando scadrà il decreto che vieta lo spostamento tra regioni, già prorogato una prima volta proprio fino al 25 febbraio.