Coronavirus, 26.062 positivi e 317 decessi: tasso di positività al 6,98%

I dati del Ministero della Salute indicano un leggero calo generale rispetto a 24 ore fa ma i numeri restano importanti. Speranza conferma le misure restrittive

Coronavirus contagi

Altri 26.062 positivi e 317 vittime. Questo il bilancio fornito dal Ministero della Salute sull’andamento della pandemia da coronavirus in Italia, a poco più di 24 ore dalla nuova entrata in vigore delle stringenti misure restrittive per il nostro Paese. Numeri leggermente in calo rispetto alla giornata di ieri, sia sul piano dei contagi (ieri 26.824) che dei decessi (380), ma comunque importanti. E che, soprattutto, confermano la situazione ancora complicata vissuta dal nostro Paese. In una giornata che, peraltro, ha segnato un nuovo passo indietro sul fronte vaccini, con l’annuncio di AstraZeneca di un nuovo taglio alle forniture per l’Ue.

Coronavirus, i dati giornalieri

Sul piano tamponi, quelli effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 372.944 fra molecolari e antigenici, poco in più di ieri (369.636). Di conseguenza, il tasso di positività scende leggermente, dal 7,2% della scorsa giornata all’attuale 6,98%, per un calo complessivo dello 0,2%. Si conferma l’incremento delle terapie intensive: +270, 68 in più di ieri, per un totale di 2.982 persone ricoverate in tali reparti. In quelli ordinari, invece, l’aumento è di 497, per un totale di 24.153. I dimessi e guariti sono 14.970, per un totale di 2.579.896 dall’inizio della pandemia. Altri 492.926 pazienti sono in isolamento domiciliare.

Italia off-limits

Nel frattempo, il ministro della Salute Roberto Speranza firma l’ordinanza che ridisegna l’assetto cromatico del nostro Paese in vista del mese scarso che avvicinerà l’Italia alle festività pasquali. Confermata la disposizione per i giorni centrali della Pasqua (3-5 aprile), con tutto il Paese posto in zona rossa. Nei restanti giorni, a partire dal 15 marzo, solo la Sardegna resterà zona bianca: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, la Provincia autonoma di Trento passeranno in zona rossa, mentre il resto del Paese andrà in fascia arancione. Non un lockdown di nome ma ci siamo (molto) vicini.