Coronavirus, Oms: “Sempre più giovani si ammalano o muoiono”

Oms: "Sempre più giovani si ammalano o muoiono". Usa: 7mila morti, Trump esclude virologo Fauci da summit. Anche Pink positiva. In India 600 casi in un giorno. Russia: stop voli per rimpatri

Sono 1 milione e 120.750 le persone positive al coronavirus nel mondo. Lo evidenziano i dati raccolti in tempo reale dalla Johns Hopkins. Quasi 230mila i ricoverati e 59.140 i morti.

Oms: “Sempre più giovani si ammalano o muoiono”

Un crescente numero di persone giovani o comunque sotto i 60 anni si sta ammalando gravemente o sta morendo a causa del coronavirus: lo ha detto Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze dell’Oms, secondo quanto riporta l’Independent. Anche la cantante americana P!nk ha annunciato che lei e il figlio (di 3 anni) erano risultati positivi due settimane fa. Ora sono guariti e la cantante ha rivelato di aver donato 1 milione di dollari alla lotta al coronavirus chiedendo – attraverso la sua pagina twitter – tamponi accessibili per tutti.

La cantante statunitense P!nk

Usa

Il bilancio delle vittime a causa del coronavirus negli Stati Uniti ha superato le 7mila, con un aumento di oltre mille morti in un solo giorno, un nuovo triste record. I casi accertati in tutto il Paese sono 274 mila. New York, lo stato più colpito,raggiunge quota 3.000 morti, il doppio rispetto a 3 giorni fa Ma Trump si ostina a non varare misure restrittive nazionali nonostante le raccomandazioni del virologo Fauci. “Lasceremo la decisione sull’ordine ai cittadini di stare a casa ai singoli governatori, Stato per Stato”, ha detto Trump che, all’ultimo minuto, non ha invitato il virologo Fauci al briefing quotidiano dopo che quest’ultimo aveva chiesto al presidente di raccomandare a tutti gli americani di stare a casa, indipendentemente da quanto deciso dai singoli stati americani. Tra i tanti punti di attrito, c’è anche il nodo della mascherine: le Autorità sanitarie federali che raccomandano a tutti gli americani di indossare le mascherine mentre Trump – che tiene sempre un occhio ai mercati ancora in profondo rosso – che minimizza e sostiene la volontarietà.

India

L’India ha registrato il suo più grande balzo di contagi di Covid-19 in un giorno: 601 nuovi casi segnalati che rappresentano un aumento del 26%, secondo quanto riferito dal ministero della Salute e del benessere della famiglia. Il Paese, che conta oltre 1,3 miliardi di abitanti, ora ha 3.082 casi e 86 morti, secondo i dati della Johns Hopkins University. L’impennata di casi è stata collegata a un raduno religioso tenuto in una moschea di New Delhi a marzo.

Spagna

In Spagna 809 nuove vittime, quasi 12 mila il totale. Con altre 809 nuove vittime nelle ultime 24 ore, sale a 11.744 il bilancio dei morti per il coronavirus in Spagna. Secondo i dati odierni del ministero della Salute citati da Efe, inoltre, i nuovi contagi sono 7.026 che porta il totale a 124.736 casi in tutta la Spagna, che diventa il secondo Paese al mondo più colpito per numero di casi dopo gli Stati Uniti. Terza l’Italia, seguita da Germania, Francia e Cina.

Russia

Giro di vite della Russia per contenere i contagi. Mosca sospende temporaneamente, a partire dalla mezzanotte tra oggi e domani, tutti i voli per il rimpatrio dei propri cittadini all’estero: lo annuncia il quartier generale del centro operativo del governo russo per la lotta al coronavirus, ripreso dall’agenzia Interfax. Secondo la Tass, il governo russo ha messo a disposizione del proprio ministero degli Esteri 500 milioni di rubli (circa 6 milioni di euro), per l’alloggio dei cittadini russi rimasti bloccati all’estero.

Gran Bretagna

La Gran Bretagna non sarà in grado di allentare le attuali misure di contenimento, messe in campo per frenare il nuovo coronavirus, prima della fine di maggio: è la previsione di uno dei più autorevoli consiglieri del governo, il quale ha precisato che prima si deve raggiungere il rallentamento del numero dei contagi. “Vogliamo passare a una situazione in cui, almeno entro la fine di maggio, siamo in grado di introdurre norme meno rigide, più basate sulla tecnologia e i test, rispetto al blocco completo che abbiamo ora. Si sta lavorando intensamente per capire come sostituire il distanziamento sociale molto rigoroso attualmente in atto con un regime basato su numerosi test, accesso molto rapido ad essi, tracciabilità dei contatti di chi si è ammalato”.