Coronavirus, Obama all’attacco: “Tanti al comando non sanno cosa fare”

L'ex presidente contro la gestione della crisi. E negli Usa si registrano altri 25 mila casi e 1.224 vittime

Barack Obama (immagine di repertorio)

Non è mai stata così condivisa la linea adottata da Donald Trump nel far fronte all’emergenza coronavirus. Un elemento del resto non trascurabile pensando a quelle che saranno le elezioni presidenziali contro l’avversario dem Joe Biden. Al di là degli scontri più o meno frequenti con il virologo della Casa Bianca, Anthony Fauci, il riflesso politico dell’emergenza Covid-19 risulta abbastanza evidente per il presidente degli Stati Uniti, che predica la riapertura del Paese in un momento in cui la curva dei contagi preoccupa ancora il territorio statunitense, il più colpito dalla pandemia. Discordanze che non sono sfuggite al suo predecessore, Barack Obama, secondo il quale l’emergenza “ha completamente alzato il sipario sul fatto che tantissimi uomini al comando non sanno cosa fare”. E sul fatto che “molti di loro non fingono nemmeno”.

La sfida interna

Un attacco abbastanza diretto quello dell’ex presidente, che non nomina Trump ma non fa nemmeno molto per nascondere il riferimento, in un momento in cui gli Stati Uniti si contano (solo nelle ultime 24 ore) 25.060 nuovi casi di coronavirus e altre 1.224 vittime. Dati alla mano, quelli forniti dalla Johns Hopkins University, il conteggio complessivo si attesta ad 1.467.884 di persone contagiate dal Covid-19 e 88.754 decessi. E Obama insiste: “Fai quello che pensi sia giusto. Fare ciò che è bello, ciò che è conveniente, ciò che è facile. Ecco come pensano i bambini piccoli. Sfortunatamente, molti cosiddetti adulti, anche con alcuni titoli fantasiosi e lavori importanti, la pensano ancora così. Ecco perché le cose vanno così male”. Un riferimento velato ma quantomai esplicito. Come a dire che, coronavirus o no, il test elettorale si avvicina. E sulla definitiva risposta alla crisi, Trump si gioca quasi tutta la credibilità sul piano interno.