Coronavirus, Fontana: “L’ospedale in Fiera sarà un simbolo di vittoria”

La nuova struttura per la lotta al covid-19 aprirà ufficialmente i battenti lunedì quando arriveranno i primi 12-24 pazienti che hanno contratto il virus

In Fiera si è “lavorato in maniera indefessa e qui è stato realizzato un ospedale di altissima qualità e tecnologia che potrà diventare un punto di riferimento per la rianimazione di tutto il Paese, tanto è vero che il Governo ha già detto di voler riprodurre ciò che è stato fatto in fiera al centro Italia e al sud Italia come garanzia, diga alle necessità che si dovessero verificare”, ha detto il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, alla conferenza stampa dell’ospedale in Fiera a Milano. Questo ospedale “sarà il simbolo della battaglia vinta contro il coronavirus e il simbolo della ripresa della nostra regione”, ha affermato Fontana, specificando che è necessario mettere una condizione: “Non abbiamo ancora vinto niente per cui non diffondiamo troppo entusiasmo. La gente deve stare a casa perché solo così potremo vincere“.

L’ospedale

Il nuovo ospedale in Fiera sarà gestita dall’ospedale Policlinico di Milano, che si occuperà anche del reclutamento del personale: 500 medici e circa mille infermieri. Nella giornata del 30 aprile, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha benedetto la struttura, durante una visita con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.

Gallera, lunedì i primi 12-24 posti

Nel nuovo ospedale, come confermato dall’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, lunedì “apriranno tra i 12 e 24 posti”. “Potenzialmente – ha detto durante un’intervista a Mattino Cinque – saranno 350 posti, abbiamo acquistato ventilatori per quel numero. Inizieremo ad aprire i primi moduli anche perché c’è il tema della formazione del personale – ha spiegato – La Lombardia non si è mai arresa anche quando sembrava che non ci fosse più spazio fisico per le terapie intensive abbiamo detto che dovevamo provare a dare un po’ di speranza, realizzando in un luogo dove si fanno le fiere, un luogo di vita”.

Un ospedale per il Paese e per l’Europa

Gallera ha inoltre sottolineato che l’ospedale “è al servizio del Paese, se dovesse succedere che in altre Regioni non hanno posti letti di terapia intensiva, è a loro disposizione. E’ a disposizione dell’Europa, vedete cosa succede in Spagna, in Inghilterra, dove il tema è stato più sottovalutato e il virus si sta diffondendo con una grande forza”. “Qualcuno dice che a ottobre ci potrebbe essere una nuova ondata – ha detto Gallera – quindi noi ci faremo trovare pronti con quello che abbiamo organizzato oggi, sperando che tutto questo non avvenga – ha aggiunto – la struttura rimarrà a disposizione della Lombardia, ricordo che abbiamo 82 nostri concittadini ricoverati in altre Regioni e 20 sono in Germania. L’Ospedale servirà per nuovi bisogni e poi eventualmente quando si ridurranno per riportare coloro che sono andati all’estero e nelle altre regioni”.