Coronavirus, Corea del Nord in allerta: segnalato il primo caso sospetto

Prima segnalazione da Pyongyang: si tratterebbe di un uomo rientrato una settimana fa dalla Corea del Sud. Kim: "Allerta massima"

Sullo status di Covid-free della Corea del Nord di dubbi ne erano stati avanzati parecchi. Ora però, a fronte di mesi in cui da Pyongyang non è trapelato nulla in merito alla pandemia, arriva il primo caso ufficiale. A riverarlo è l’agenzia di stampa ufficiale Kcna, che cita le parole del leader Kim Jong-un. Finora si parla di “caso sospetto”, portato da una persona “il 19 luglio dopo aver attraversato illegalmente il confine” con la Corea del Sud. “Sembra che il virus sia entrato nel Paese”, dice Kim, ma il sospetto (l’uomo è stato messo in quarantena) è stato sufficiente a mettere in lockdown l’intera città di Kaesong, situata al confine. Il leader nordcoreano ha dichiarato “l’allerta massima” in tutto il Paese, convocando il politubro per una riunione d’emergenza.

Indagini in corso in Corea del Nord

Nessuna informazione dettagliata è stata finora fornita sulla persona sospettata di aver portato il virus nel Paese. L’unica cosa certa, secondo quanto trapelato tramite Kcna, è che si tratta di un uomo, fuggito oltre il confine con il Sud tre anni fa e rientrato da una settimana. Illegalmente secondo Kim, che ha minacciato punizioni severe per chi “si intromette irregolarmente in Corea del Nord“. Una situazione che rischia quindi di cambiare radicalmente il quadro sanitario nordcoreano, dopo che lo stesso Kim, appena un mese fa, aveva elogiato il successo di Pyongyang nella gestione della pandemia. Il dittatore ha fatto sapere di un’investigazione in corso per ripercorrere i movimenti dell’uomo. Nel frattempo, sarebbero già state messe in quarantena tutte le persone entrate in contatto con lui dal suo rientro in Corea del Nord.

Coronavirus, i dati globali

Cresce, nel frattempo, il dato relativo ai contagi a livello globale. Al momento, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), il numero di contagi ha superato i 284 mila giornalieri per il secondo giorno di fila. Nella giornata di ieri, il numero si è attestato a 284.083 in tutto il mondo, 113 in meno rispetto a venerdì, giorno del record di 284.196 casi. I decessi, 24 ore fa, erano stati 6.270 a livello mondiale, meno dei 9.753 di venerdì. Era stato il livello più alto dal tre maggio scorso.