Coronavirus, Borrelli: “Oggi 3.957 contagiati, 952 guariti, 651 morti”. Locatelli: “Settimana cruciale”

Superati i 5mila morti, nel Paese quasi 60mila i positivi. Locatelli: "Solo l'1% dei positivi ha un'età inferiore ai 50 anni". Allestite 692 tende pre-triage, 135 nei penitenziari.

Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli

3.957 contagiati, 952 guariti e 651 morti. È quanto rende noto il bollettino della Protezione Civile letto dal commissario all’emergenza, Angelo Borrelli, nel punto stampa di oggi. Sono 3.009 i malati ricoverati in terapia intensiva, 142 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.142 sono in Lombardia. Dei 46.638 malati complessivi, 19.846 sono ricoverati con sintomi e 23.783 sono quelli in isolamento domiciliare. I volontari sono cresciuti di mille rispetto a ieri. In totale, nel Paese si registrano 60mila casi totali (59.138). A oggi, dalle terapie intensive della Lombardia sono stati trasferiti 63 pazienti, tra cui 25 positivi al Covid-19. Finora soltanto l’1% dei positivi al Covid-19 ha un’età inferiore ai 50 anni. Nelle ultime settimane sono stati effettuati 258.402 tamponi per il coronavirus, oltre 25mila in più rispetto a ieri. Di questi 5.560 hanno rivelato la positività delle persone sottoposte a test, cioè il 22,1 per cento. “Non vogliamo farci prendere da facili entusiasmi né sopravvalutare una tendenza ma è un segnale che arriva a quella che comincia ad avvicinarsi come una distanza temporale rispetto alla quale ci aspettiamo di vedere segni tangibili di misure di contenimento intraprese” ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità.

Il bilancio nelle altre regioni

La mappa nazionale della diffusione del Covid-19 vede un totale di 46.638 persone risultano positive al coronavirus. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 17.885 in Lombardia, 6.390 in Emilia-Romagna, 4.644 in Veneto, 4.127 in Piemonte, 2.231 nelle Marche, 2.144 in Toscana, 1.351 in Liguria, 1.272 nel Lazio, 866 in Campania, 738 in Friuli Venezia Giulia, 885 nella Provincia autonoma di Trento, 648 nella Provincia autonoma di Bolzano, 748 in Puglia, 596 in Sicilia, 539 in Abruzzo, 500 in Umbria, 354 in Valle d’Aosta, 327 in Sardegna, 260 in Calabria, 81 in Basilicata e 52 in Molise. Ma Locatelli avverte: “Le altre regione non sono figlie di un dio minore”, invitando a non sottovalutare il diverso andamento dei contagi in regioni meno colpite rispetto al Nord. Per questo, l’esperto invita a un collaborazione interregionale e alla responsabilità.

Aiuti al Nord

La Lombardia paga il prezzo più alto. Ha aggiunto Franco Locatelli, che ha sottolineato che “l’84% dei decessi proviene dalla Regione”. Per questo, Locatelli ha invitato a dare una risposta di aiuto nazionale alle strutture ospedaliere lombarde e piemontesi nell’assistenza ai concittadini nelle cure e nella risposta tempestiva ai loro bisogni. “Se riusciremo a dare una risposta – ha sottolineato Locatelli – una soluzione più efficace sarà garantita”.

Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli

Prevenzione “in famiglia”

Locatelli ha fatto, inoltre, un appello al senso di responsabilità di tutti i familiari dei pazienti positivi, ponendo l’attenzione sui comportamenti nei contesti familiari per evitare il cosiddetto “contagio intrafamiliare“: “C’è un rischio che non può essere trascurato nella strategia di contrasto alla diffusione del coronavirus, ed è quello del contagio intrafamiliare attivato da chi è positivo ma in isolamento” ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità durante la conferenza stampa. “Un meccanismo per cui – come egli stesso ha sottolineato – non si riesce, o riuscirebbe, a a ridurre il numero di casi positivi […]. È fondamentale quanto più possibile nei contesti familiari mantenere misure stringenti di contenimento dei soggetti risultati positivi al coronavirus. È un altro sacrificio che si chiede al Paese ma è importante. Altrimenti rischiamo di perpetuare il meccanismo di diffusione del virus”.

Responsabilità nella comunicazione

In merito al farmaco Avigan, utilizzato in Giappone contro l’influenza e presentato sui social come efficace nella terapia antivirale contro il Covid-19  Locatelli ha richiamato anche alla responsabilità nel comunicare “alcune terapie come soluzioni a un problema così importante”. “Prima di poter dire che abbiamo trovato soluzioni in termini di terapia antivirale […], servono prove inconfutabili“. Il presidente del Consiglio superiore di sanità apre ai clinical trial e ai percorsi terapeutici, ma mette in guardia dall’adozione di misure terapeutiche senza evidenza “per non ingenerare speranze nei familiari […] che rischiano di essere deluse e frustrate”.

Positivi nella Protezione Civile

Sono stati registrati dodici casi positivi fra i dipendenti all’interno della Protezione civile. Lo ha reso noto il dipartimento. Risulta negativo al primo tampone Angelo Borrelli, capo della Protezione e commissario per l’Emergenza. Durante la conferenza stampa, lo stesso Borrelli ha voluto sottolineare che sono state adottate tutte le misure. Relativamente ai tamponi, Locatelli ha ricordato che l’Italia è il Paese che ha eseguito più tamponi in assoluto. Sulla metodologia utilizzata, il presidente del Consiglio superiore di sanità ha ricordato che l’Italia segue le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Se cambiano, ci adatteremo”.

La lettera di Mattarella

Intanto, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha risparmiato parole forti per descrivere la situazione che sta vivendo attualmente il nostro Paese: “Qui, in numerosi territori, con tante vittime, viene decimata la generazione più anziana, composta da persone che costituiscono per i più giovani punto di riferimento non soltanto negli affetti ma anche nella vita quotidiana” ha scritto il capo dello Stato rispondendo alla lettera di solidarietà che il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, gli aveva inviato ieri. Nella stessa lettera, Mattarella ha sottolineato l’importanza di “avvertire l’efficace vicinanza dell’azione dell’Unione” Europea in un momento difficile, ma non esclusivo dell’Italia.

Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella