COPPIA DI AGENTI UCCISI A PARIGI: SAREBBE UN ATTENTATO DELL’ISIS

Sarebbe un attentato terroristico, quello che sembrerebbe un banale, seppure terribile, attacco omicida, avvenuto ieri sera a ovest di Parigi. Intorno alle ore 20:30, una coppia di coniugi, entrambi poliziotti, sono stati uccisi, mentre è rimasto illeso il figlioletto di tre anni. Il loro aguzzino era Larossi Abballa, arabo naturalizzato francese, di 25 anni, che  abitava a Mantes-la-Jolie, poco lontano dal luogo del delitto. Secondo quanto si apprende dai media francesi era stato condannato a tre anni di carcere, con sei mesi di sospensione, per “associazione a delinquere allo scopo di preparare atti terroristici”, nel 2013, insieme con altre sette persone, in quanto appartenente a una rete jihadista tra Francia e Pakistan.

Secondo alcuni testimoni, al momento dell’aggressione al vice comandante del Commissariato di Les Mureaux, di 42 anni, mentre tornava a casa a Magnanville, nel dipartimento urbano delle Yvelines, uccidendolo con nove colpi di pugnale, il killer avrebbe gridato “Allah Akbar”. Poi, sarebbe entrato all’interno dell’abitazione della vittima, prendendo in ostaggio la moglie – anche lei funzionaria di polizia, nella Segreteria del Commissariato di Mantes-la-Jolie – e il figlio. Le forze di Polizia sono giunte sul posto, tentando di convincere l’omicida ad arrendersi, inutilmente. Questi si sarebbe prima asserragliato all’interno della casa, poi, secondo le fonti, avrebbe dichiarato di essere membro dell’Isis. Il quartiere è stato blindato e sfollato ed è stata interrotta l’erogazione di luce e gas. Intorno alla mezzanotte, si sono udite due forti detonazioni, che hanno preparato l’assalto delle forze speciali antiterrorismo del Raid (Recherche, assistance, intervention, dissuasion), le stesse che erano intervenute all’Hyper Cacher nel gennaio del 2015. Secondo quanto riferisce l’emittente televisiva locale Bfm-Tv, nel blitz, gli agenti avrebbero sparato contro Abballa uccidendolo dopo che l’uomo aveva aperto il fuoco contro di loro. Quindi, entrando nell’abitazione, hanno trovato il corpo della donna senza vita, mentre il bimbo era “sotto choc ma indenne”, come ha riferito il procuratore della Repubblica di Versailles, Vincent Lescloum.

Qualche ora dopo l’attentato, nella nottata, l’agenzia Amaq, vicina al Califfato, nella lista del Site, la società che monitora le attività online delle organizzazioni jihadiste, ha rivendicato l’aggressione omicida, dichiarando che “un combattente dello Stato Islamico” avrebbe pugnalato un agente di polizia francese in un sobborgo di Parigi prima di essere ucciso in una drammatica operazione di polizia. All’Eliseo, questa mattina, è stata convocata una riunione urgente sulla vicenda, alla quale partecipano: il presidente Francois Hollande, il primo ministro Manuel Valls, i ministri dell’Interno, Bernard Cazeneuve, e della Giustizia, Jean-Jacques Urvoas Il ministro Cazeneuve, atteso nella stessa giornata di oggi in visita nei Commissariati di Mureaux e Magnanville, dove prestavano servizio i due poliziotti uccisi, ha espresso “infinita tristezza” per l’accaduto, lodando il “sangue freddo” delle forze speciali.

Alcune fonti giudiziarie citate dal quotidiano “Le Monde” riferiscono che l’inchiesta sarebbe stata affidata alle forze dell’ordine antiterrorismo per tre motivi fondamentali: l'”obiettivo” (la polizia), il “modus operandi” dell’assalitore e le “parole da lui pronunciate” durante l’aggressione e nel corso dell’intervento delle teste di cuoio del Raid. Il portavoce del governo francese, Stephane Le Foll, ha affermato che l’uccisione della scorsa notte della coppia di poliziotti alla periferia di Parigi è stata “un’azione terroristica”.

I servizi di sicurezza francesi, criticati per non avere saputo prevenire e avere mal gestito gli attentati di Parigi nel 2015 e anche per il modo fallimentare in cui hanno operato, nei giorni scorsi, per il Campionato di calcio europeo Francia 2016, in particolare, nella giornata di apertura a Marsiglia, per la partita tra Inghilterra e Russia, con i terribili scontri tra ultras e con le forze dell’ordine, in questa operazione hanno recuperato affidabilità.