Conte: vertice di Bruxelles storico sul Recovery Fund, ma ora parte la verifica nel governo

Alta tensione nella maggioranza dopo le dichiarazioni di Renzi. Per Conte occorrono coesione e fiducia reciproca

Un vertice che Conte non esita a definire “storico” quello che raggiunge l’accordo sul bilancio pluriennale e fa registrare un altro passo avanti per rendere concreto il programma di risorse del Recovery Fund.

Tornando da Bruxelles il premier ricorda: “abbiamo raggiunto questo risultato senza rinunciare a nessuno dei nostri principi, abbiamo ribadito il principio dello Stato di diritto e non abbiamo toccato il regolamento sulla condizionalità del bilancio legato sullo Stato di diritto”.

Il premier ha ricordato Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano ucciso nell’attentato di Strasburgo di due anni fa. Ed è a lui che ha dedicato il programma Next Generation Eu.

Il premier alle prese con i dissidi interni alla maggioranza

Ma ad attendere Conte in Italia c’è il confronto sulle questioni interne alla maggioranza a partire dalla governance del Recovery Fund. “La task force per il monitoraggio – rassicura il premier – non può esautorare nessuno”. Ma in queste ore molti commentatori ed analisti affermano che il premier ha di fatto aperto una verifica tra i partiti che sostengono il suo governo.

Lasciando Bruxelles Conte ha usato parole chiare: “andro’ avanti con la fiducia di ogni singola forza di maggioranza e di tutte le forze di maggioranza collettivamente – ha detto – ci confronteremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni, cercheremo di capire bene le notazioni critiche che fondamento hanno”. Chiede franchezza il presidente del Consiglio a tutte le forze politiche di maggioranza.

Le parole di Renzi scuotono il governo

Sul futuro del governo aleggia l’ultimatum di Renzi: “Se il premier vuole i pieni poteri ritiro il sostegno” ha detto il leader di Italia Viva, suscitando la reazione del Movimento 5 Stelle che con Bonafede parla di “attacco irresponsabile”. Ed anche il vicesegretario del PD Orlando avverte: “C’è il rischio che la corda si spezzi”.

Di fronte a questa situazione, Conte avverte che le sfide che attendono il Paese sono complesse e “abbiamo bisogno di massima coesione, massima fiducia reciproca e determinazione”. Ribadita la volontà di dialogo con l’opposizione. Conte rivela di aver ricevuto un messaggio da Salvini al quale – dopo il breve incontro a margine al Senato – il presidente del consiglio fa sapere che il tavolo del confronto con il governo è sempre aperto. “Ci confronteremo con la Lega e con le altre forze di opposizione” dice Conte. Ma il leader leghista non usa mezzi termini nel commentare le tensioni nella maggioranza. “O sono in grado di governare – dice Salvini – o si vada alle urne“.

Il dibattito politico va avanti tra le tensioni

Il dibattito politico, insomma, rimane molto caldo proprio mentre si attendono decisioni importanti per fronteggiare la sempre drammatica emergenza Covid. Sul divieto di spostamenti nel periodo natalizio, Conte apre la porta alla possibilità di introdurre qualche eccezione ma dovrà farlo il Parlamento, dice, “assumendosene tutta la responsabilità“, confermando la linea della prudenza per evitare il rischio di una terza ondata di contagi. L’altro tema è quello della organizzazione della campagna vaccinale anticovid. L’idea è quella di un vaccino-day, un giorno nel quale simbolicamente, tutti i paesi potranno partire con la campagna vaccinale.