Il progetto di Conte per il M5S: “Serve una leadership forte e solida, la diarchia non è funzionale”

In conferenza stampa l'ex premier annuncia che domani presenterà lo sua proposta di Statuto, in cui prevede una distinzione "tra la filiera di garanzia, la filiera degli organi di attività politica e la filiera di controllo". E sul Pd: "Se progetto partirà, si lavorerà fianco a fianco"

Nella cornice del Tempio di Adriano, dove un anno e mezzo fa Luigi Di Maio annunciava le proprie dimissioni da capo politico del Movimento 5 Stelle, l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da mesi ritenuto leader in pectore dei pentastellati, rilancia il proprio impegno a rinnovare il Movimento.

In conferenza stampa Conte annuncia che presenterà la sua proposta per di un nuovo Statuto: “Ho elaborato uno statuto degno di una forza politica importante, che preservi la piena agibilità politica e decisionale del leader politico di turno. Domani mattina consegnerò i documenti frutto del mio lavoro dapprima a Grillo e poi a Crimi, chiedendo che siano diffusi alla comunità”.

Negli ultimi giorni, con il fondatore e garante del Movimento Beppe Grillo c’erano state forti divergenze: “E’ emerso un equivoco di fondo, io credo che non abbia senso imbiancare una casa che ha bisogno di profonde ristrutturazioni“.

L’ex premier ha comunque specificato di aver “avuto un fittissimo scambio di mail con Grillo” e di “aver accolto un buon numero delle sue osservazioni”. Ma non tutte: “Le altre non posso accoglierle, perché alterano questo disegno e creano confusione di ruoli e funzioni”.

Leadership solida

“Dobbiamo mettere un punto fermo“, ha dichiarato Conte. “Io ho parlato con tutti, sono passati quattro mesi, la comunità M5S ormai non ce la fa più, è sfibrata”.

“Una forza politica che ambisce a guidare il Paese non può affidarsi a una leadership dimezzata”, prosegue. “Serve una leadership forte e solida, una diarchia non può essere funzionale. Non ci può essere un leader ombra affiancato da un prestanome e in ogni caso non potrei essere io”.

Divisione dei ruoli

L’ex capo dell’esecutivo gialloverde e di quello giallorosso parlando di Grillo afferma che “ho avuto e avrò sempre rispetto per lui”. Per poi aggiungere: “Spetta a lui decidere se essere il genitore generoso che lascia crescere la sua creatura in autonomia o il genitore padrone che ne contrasta l’emancipazione”.

In merito alla suddivisione dei ruoli che Conte immagina nel M5S rinnovato, spiega: “Per lui c’era, c’è e ci sarà sempre il ruolo di garante. Ma ci sarà distinzione tra la filiera di garanzia e la filiera degli organi di politica attiva, al cui vertice ci deve essere il leader politico, e la filiera di controllo“.

Il campo

“Voglio un fronte largo. Il nostro obiettivo è contendere e quindi proporre un progetto di società a beneficio dei cittadini, fortemente competitivo e più solido rispetto quello che proporrà la destra”, annuncia Conte. Che tocca anche l’argomento dei rapporti  con il Partito democratico: “Il Pd ha la sua autonomia, noi la nostra. Si lavorerà, se questo progetto partirà, fianco a fianco. Si continuerà un dialogo già iniziato, si continuerà a sperimentare una reciproca fiducia e lealtà che abbiamo già sperimentato”

In discussione

“Certo che ci confronteremo con Beppe Grillo. Anche ieri abbiamo avuto un lunghissimo scambio e continueremo ad averlo indipendentemente dalle decisioni che verranno prese. Io credo e sono convinto che Grillo resti un perno di questo soggetto, a dispetto che si voti o no sulla mia proposta”. Così detto Conte, prima di fare appello alla comunità dei Cinque stelle.

“Chiedo” – ha detto l’ex premier – “di non rimanere spettatrice passiva di questo processo, chiedo di partecipare a una valutazione sincera di questa proposta di Statuto e di esprimersi con un voto. Non mi accontenterò di una risicata maggioranza, mi metto in discussione”.

E sottolinea: “Chi mi conosce sa che non ho doppie agende. Se lavoro anima e corpo a un progetto lo faccio con trasparenza. Nel cassetto non ho piano B“.