La neutralità climatica da oggi diventa legge dell’Unione Europea

In data odierna il Consiglio Europeo ha approvato la legge che sancisce la neutralità climatica entro il 2050

Il termine neutralità climatica sta ad indicare il raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni di gas serra e l’assorbimento del carbonio, per raggiungere questo obiettivo è necessario che l’emissione dei gas serra sia controbilanciata in maniera adeguata dall’assorbimento delle emissioni di carbonio. Per fare ciò l’Unione Europea ha approvato, secondo il piano stabilito dal cosiddetto Green Deal, una riduzione del 60% delle emissioni entro il 2030 ed il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

La neutralità climatica da oggi è legge

Tanto premesso, rispetto a quanto sopra esemplificato, dopo l’adozione della normativa da parte del Parlamento europeo lo scorso 24 giugno, in data odierna il Consiglio Europeo ha approvato la legge sulla neutralità climatica, che quindi, da oggi diviene operativa a tutti gli effetti. in particolare, rispetto a quanto sopra detto la Commissione Europea intende porre un obiettivo climatico intermedio nel 2040 in previsione del raggiungimento più celere di quanto sopra indicato, pubblicando contestualmente una previsione del bilancio indicativo dell’Unione per quanto concerne i gas a effetto serra nel periodo 2030 – 2050 al fine di ridurre, di almeno il 55% entro il prossimo 2030 le emissioni di anidride carbonica.

I fondi stanziati

In ultima istanza, è fondamentale ricordare che, al fine di contrastare gli attuali e pericolosissimi cambiamenti climatici il Green Deal pianificato dall’Unione europea intende stanziare fondi pari a circa 100 miliardi di euro l’anno per i prossimi anni, al fine di rendere ecocompatibile la produzione di energia e contestualmente ridurre più sostenibile ogni attività umana con l’obiettivo finale di mantenere l’aumento della temperatura ambientale sotto gli 1,5 ° annui rispetto alle temperature registrate in epoca pre industriale al fine di evitare che la terra e contestualmente l’ecosistema subiscano danni irreparabili