Commisariato il Comune di Legnano, arrestato il sindaco

Non c'è pace per la politica in Lombardia. Dopo le inchieste che stanno travolgendo la regione, oggi è stata decapitata la giunta comunale di Legnano: il sindaco Gianbattista Fratus (Lega) e l'assesore alle opere pubbliche, Chiara Lazzarini, sono finiti agli arresti domiciliari e in carcere l'assessore al bilancio, Maurizio Cozzi. Stiamo parlando dell'operazione “Piazza pulita”, coordinata dalla Procura di Busto Arsizio. Per chi indaga: ” La cosa più allarmante e disarmante è che gli indagati tutti hanno scarsissimo senso della legalità e non percepiscono assolutamente la gravità delle loro azioni, quasi fosse un modus operandi che, solo perché diffuso, è legalizzato. Così non è”. Gli indagati sono accusati a a vario titolo di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale. La titolare del fascicolo dell'inchiesta, Nadia Calcaterra, ipotizza che al centro del malaffare ci siano tre posizioni dirigenziali pubbliche destinate dai politici a “soggetti loro graditi”. Sotto la lente degli inquirenti è finita anche la municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti, l'Amga. Un commercialista scelto per assumenrne il controllo avrebbe rifiutato il posto, tirandosi di fatto indietro in maniera inaspettata. “E' un cagasotto” si legge nelle intercettazioni. Uno degli indagati senza ritegno e alcuna paura di essere sotto controllo afferma: “Il prezzo è stato pagato”. Il prefetto ha già disposto il commissariamento del Comune.

Le reazioni politiche

“Sono molto preoccupato per i casi emersi in questi giorni di arresti e indagati tutti per casi di tangenti e corruzione, che hanno coinvolto sia la destra che la sinistra” ha dichiarato il vicepremier e leader dei 5Stelle, Luigi Di Maio. “C'è un'evidenza”, ha aggiunto, “ovvero che il sistema dei partiti continua ad essere fortemente inquinato, spuntano tangenti ovunque, giorno dopo giorno e la scelta in vista delle europee sembra essere sempre più chiara: il 26 maggio la scelta sarà tra noi e questa nuova tangentopoli”. Parole durissime. Anche l'altro vicepremier, Matteo Salvini, ha espresso il suo parere sull'operazione “Piazza pulita”. “Non commento le indagini. Ho fiducia nei miei uomini e nella magistratura”